Lavoro e sviluppo in Umbria, Bocci: “Per agganciare la ripresa rilanciare il ruolo dell’impresa”

FOLIGNO – “Per agganciare la ripresa in Umbria dobbiamo rilanciare il ruolo dell’impresa: bene la presenza e il sostegno alle grandi aziende che trainano la nostra economia, ma la vera scommessa sono le piccole e medie imprese, su cui dobbiamo costruire piani di lavoro seri investendo e assegnando risorse a chi crea occupazione certa, seria e duratura”. Lo ha detto il sottosegretario al ministero dell’Interno, Gianpiero Bocci, intervenendo, il 19 novembre a Foligno, a una tavola rotonda sui temi del lavoro e dello sviluppo in Umbria organizzata dall’associazione “Il Baiocco”, alla quale hanno partecipato, fra gli altri, il segretario regionale della Cisl, Ulderico Sbarra, il presidente regionale di Cna, Renato Cesca, il sindaco di Foligno, Nando Mismetti.
Sollecitato dal direttore responsabile del Corriere dell’Umbria, Anna Mossuto, che ha moderato l’incontro in una sala gremita di cittadini, di rappresentanti di associazioni, imprese e organizzazioni sindacali, Bocci ha detto che “la questione del lavoro è centrale nel nostro Paese ed è strettamente legata al tema della sicurezza: non ci saranno mai sicurezza e coesione sociale se non c’è occupazione”.
“La crisi – ha evidenziato il sottosegretario – non ha terminato di consumare le sue vittime, malgrado i primi, seri, segnali di ripresa. In questa fase, servono scelte coerenti e coraggiose, adeguate al contesto in cui viviamo, dobbiamo prendere atto che la risposta occupazionale non può essere più data attraverso il sistema della pubblica amministrazione e irrobustire le nostre piccole imprese, soprattutto di quelle che rappresentano eccellenze capaci di innovare e creare nuove opportunità di sviluppo. La pubblica amministrazione deve essere il luogo delle regole e dell’indirizzo, poi sta alla capacità e alla creatività del nostro tessuto produttivo, Possiamo dire che la ripresa c’è, ma va accompagnata per fare in modo che generi occupazione e di qualità, che rispetti la dignità del lavoro e dei lavoratori”.foto 2 (12)
Per Ulderico Sbarra “l’Umbria deve pensare a ciò che ha di positivo e questo fare un progetto vero, rilanciando la manifattura di qualità, investendo risorse e fondi europei sulle specificità del territorio, promuovendo la filiera turismo-arte-cultura-ambiente che può generare nuovo lavoro. Occupazione di qualità, perché il problema non è solo la mancanza di lavoro ma anche la qualità di quello che esiste e resiste perché c’è sempre meno attenzione a diritti, sicurezza, ambiente”. Il segretario regionale della Cisl ha anche detto che “è tempo di attuare riforme istituzionali serie a tutti i livelli: il nostro Paese non ha un piano serio di sviluppo industriale e la nostra regione deve ancora capire cosa sarà tra vent’anni” e che “in Umbria non va sottovalutato l’aspetto demografico perché è una regione che sta invecchiando velocemente e un territorio vecchio è fragile economicamente”.
Renato Cesca ha detto che “la ripresa c’è, si avverte ma non rappresenta tutte le imprese e tutte le varie dimensioni, anche perché la crisi ha colpito soprattutto chi non è stato capace di adattarsi al cambiamento. Ci sono piccole aziende di artigianato che hanno saputo riconvertirsi, trovando mercati importanti all’estero, altre invece soffrono di più. Alle istituzioni chiediamo di far ripartire i bandi e gare anche piccoli sul fronte dell’edilizia, ma anche politiche per l’innovazione, il concetto di smart city, la green economy,la formazione e la digitalizzazione delle nostre imprese che permette di essere conosciuto nel mondo. Il turismo è un settore su cui dobbiamo investire meglio e di più, perché rappresenta il nostro petrolio”.

Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha lanciato un appello al Governo e alla Regione perché “gli enti locali vengano dotati degli strumenti adatti per affrontare sul territorio la crisi che stiamo attraversando e favorire la ripresa economica e sociale”.

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