Licenziamenti in Ast, primo incontro in Confindustria

TERNI – I 15 licenziamenti erano già stati annunciati. La strada è tutta in salita ed a percorrerla sono le segreterie provinciali dei metalmeccanici, le rsu e i vertici Ast. La procedura ha preso ha preso il via davanti a Confindustria con il primo incontro convocato per esaminare il provvedimento. Ma l’esito è ancora incerto.

Nessuna risposta dei vertici aziendali – a detta di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb – è uscita da quel confronto.

E le domande sono ancora molte: Turnover, incentivo equo e criteri di stabilizzazione del personale a tempo determinato. Questi i paletti posti da segreterie e rsu.

Da parte sua l’azienda ha ribadito che il procedimento è finalizzato ad agevolare fuoriuscite per il pensionamento e che sarà caratterizzato dalla volontarietà.

Uscirà quindi dalla fabbrica solo chi lo vorrà e avrà certi parametri, una condizione non ritenuta sufficiente dalle organizzazioni sindacali.

Ma per la firma dell’accordo bisognerà attendere.

Non va meglio in Ilserv, che ha convocato le rsu per cercare di rispondere alle preoccupazioni espresse nei giorni scorsi dalle rsu aziendali.

Su questo fronte l’azienda chiede chiarezza sugli appalti in scadenza, alla luce dell’assegnazione dell’appalto per il recupero delle scorie Ast, perso dalla stessa Ilserv a vantaggio della finlandese Tapojarvi.

Per mercoledì i delegati di fabbrica hanno già proclamato uno sciopero dei lavoratori della principale ditta esterna dell’acciaieria di 4 ore.

Aderirà allo sciopero anche il reparto Pix1 e Pix2.

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