L’occupazione delle imprese supera i livelli pre-Covid: l’Umbria cresce ma sotto la media nazionale

L’occupazione delle imprese italiane nel primo trimestre 2022 per la prima volta ha superato i livelli pre-Covid, proseguendo un’espansione degli addetti totali che nell’ultimo anno, tra il primo trimestre 2022 e lo stesso trimestre 2021, sono cresciuti del 3% (+533 mila addetti).Per quanto riguarda l’Umbria la crescita è un pò sotto la media nazionale anche se ha superato i livelli occupazionali pre-Covid: 258.281 addetti totali contro i 255.050 del quarto trimestre 2019, l’ultimo prima della pandemia. La nostra Regione su base annua mette a segno un incremento degli addetti del 2,76% (+6.934), mentre a livello congiunturale marca +0,94% (+ 2.406 addetti). La provincia di Terni meglio di quella di Perugia. Tra i comprensori la maggiore crescita occupazionale delle imprese si evidenzia nell’Amerino e nel Tuderte. Unica flessione quella dell’Eugubino-Alto Chiascio.  “Dati occupazionali buoni – commenta il sempre ottimista Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell’Umbria –  dimostrano la vitalità delle imprese e la mobilitazione per cogliere una fase di ripresa, trainata anche dalle prospettive del Pnrr. Ma prima di cantare vittoria sarà bene attendere i dati dei prossimi trimestri, perché l’inflazione all’ 8%, la disarticolazione di non poche filiere produttive e di servizi, la relativa scarsità di materie prime che non consente a molte imprese di lavorare a pieno regime indubbiamente stanno pesando molto sulle prospettive di crescita. Servono decisioni coraggiose, come il taglio del cuneo fiscale sulle retribuzioni. Oltre ovviamente a un rispetto puntuale del timing del Pnrr”.