Lugnano in Teverina, bambini morti nel sito archeologico di Poggio Gramignano: nuovi studi sulla malaria

LUGNANO IN TEVERINA – Verrà utilizzata l’analisi dell’emozoina per testare i resti dei bambini trovati nell’area archeologica di Poggio Gramignano dove l’equipe del prof. David Soren ha pochi giorni fa concluso la nuova campagna di scavi. Ne dà notizia l’amministrazione comunale riferendo dei risultati emersi al termine delle indagini archeologiche.

“Quest’analisi – riferisce il sindaco Gianluca Filiberti – potrà aiutarci a capire meglio se i resti trovati siano tutti effettivamente risalenti alla stessa epoca. Questo permetterà di stabilire con maggiore accuratezza se le morti per malaria siano da ricondurre oggettivamente ad un’epidemia, come si ipotizza da anni”. Il sindaco sottolinea anche il successo dell’open day di domenica scorsa organizzato proprio nell’area di Poggio Gramignano.

“E’ stata una bellissima giornata con oltre 400 giovani che hanno visitato gli scavi archeologici, guidati dagli esperti che hanno illustrato loro le caratteristiche dell’area e i ritrovamenti. Siamo molto soddisfatti perché il risultato è andato ampiamente oltre le nostre più rosee previsioni, portando ragazzi e adulti provenienti non solo da Lugnano ma anhe da numerosi territori vicini”. L’emozoina è un pigmnento malarico prodotto dal Plasmodium malariae durante la patogenesi  malarica.

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