L’Umbria è “indenne” da tubercolosi bovina, c’è ok dell’Europa

I territori delle province di Perugia e Terni sono ufficialmente indenni da tubercolosi bovina”: lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, dopo che la Commissione Europea, nella sessione del 6 aprile scorso, ha accolto favorevolmente la richiesta presentata dalla Regione Umbria per l’attribuzione della qualifica.
“Dopo una lunga e complessa attività di eradicazione – spiega Barberini – l’Umbria ha finalmente dimostrato all’Europa di aver terminato il percorso di accreditamento, il quale si basa sull’attestazione del fatto che, per sei anni consecutivi, la percentuale degli allevamenti infetti da tubercolosi bovina non deve superare lo 0,1 per cento, mentre la percentuale di quelli ufficialmente indenni, alla fine di ogni anno, deve rappresentare almeno il 99,9 per cento”.
La formalizzazione dello status di indennità è attesa per la fine di aprile, con l’emanazione di un’apposita decisione comunitaria. Il riconoscimento consentirà una movimentazione più fluida e snella dei capi bovini umbri all’interno dei confini europei e un alleggerimento dei controlli sugli allevamenti regionali. Maggiore attenzione sarà invece riservata ai bovini d’importazione, per evitare pericolosi contagi provenienti da zone in cui le patologie non sono state ancora debellate.
“Si tratta di un obiettivo importante – sottolinea Barberini – ottenuto grazie a un lavoro di squadra attento e capillare, che ha coinvolto veterinari, allevatori e associazioni di categoria. Il riconoscimento della qualifica europea rappresenta un grande risultato della veterinaria pubblica umbra che, oltre ad assicurare le necessarie garanzie di sicurezza alimentare, può ora dedicare le risorse disponibili ad altri traguardi per elevare ulteriormente lo status sanitario del patrimonio bovino”. “Ovviamente – continua l’assessore Barberini – verrà mantenuta un’attenzione elevata sui possibili casi di nuova insorgenza della malattia, che saranno gestiti con il supporto tecnico dell’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, secondo protocolli regionali consolidati che assicurano efficacia e rapidità di intervento”.
Il riconoscimento europeo relativo alla tubercolosi bovina segue la dichiarazione di indennità del territorio regionale anche da altre due gravi patologie animali, come la leucosi bovina enzootica e la brucellosi bovina e ovicaprina. In pratica, l’Umbria ha raggiunto il risultato della qualifica di “ufficialmente indenne” da tutte le malattie soggette ai Piani di controllo nazionali e dell’Unione Europea.
Barberini evidenzia infine che “oltre alle positive ricadute sulla movimentazione e sulla commercializzazione degli animali, l’aver debellato la tubercolosi e la brucellosi bovina significa anche aver raggiunto un traguardo importante nella tutela della salute umana, in quanto in entrambi i casi si tratta di zoonosi, ovvero di malattie trasmissibili all’uomo per contatto diretto o indiretto, attraverso la saliva, gli starnuti o l’ingerimento di latte infetto”.

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