Macroregione, progetto entro il 2020

PERUGIA – Macroregione entro il 2020. Dal convegno di Cgil, Cisl e Uil di Umbria, Marche e Toscana, organizzato alla Sala dei Notari, esce un orizzonte temporale. A fornirlo è il presidente toscano Enrico Rossi, presente insieme alla padrona di casa Catiuscia Marini e all’assessore marchigiano Emanuela Bora. Indipendentemente dall’esito del referendum dunque, le tre Regioni lavorano alla fusione di un’area che potrebbe arrivare a 6 milioni di abitanti e al 12 per cento del Pil del Paese.

L’assemblea di oggi si intitolava “Italia di Mezzo – straordinaria opportunità di sviluppo”. Ad introdurre è stato il presidente di Ires Cgil Marche Cerfeda che ha sottolineato come la Macroregione non sia una convenzione ad excludendum ma un progetto di cooperazione rafforzata”, alla luce di quanto sta accadendo per il terremoto. Quindi i sindacati hanno ribadito la volontà che l’Italia di Mezzo, in questa avventura, possa essere un modello. La presidente dell’Umbria ha sottolineato la volontà di andare avanti, per “evitare che soluzioni di riassetto istituzionale immaginate su qualche mappa ci vengano calate dall’alto”.Un processo che la Marini non ha escluso possa coinvolgere anche l’Alto Lazio.  Forte l’entusiasmo marchigiano, così come quello di Enrico Rossi.

 

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