“Mafia capitale”, un pool al lavoro in Procura a Terni
TERNI – Sarà un pool della Procura a ricostruire nel dettaglio i presunti contatti tra soggetti coinvolti nell’indagine Mafia capitale e territorio ternano. Al vaglio del gruppo di lavoro, coordinato dal procuratore capo Cesare Martellino, la notevole mole di documenti acquisita nelle scorse settimane dalla Forestale e dalla Guardia di Finanza. Del pool fa parte anche il sostituto procuratore Elisabetta Massini, protagonista prima di Natale di una polemica, su cui la stessa Pm ha poi chiarito, relativa all’esigenza di “alzare il livello d’attenzione” dal punto di vista investigativo stante, anche, la contiguità geografica tra il Ternano e l’area di Roma.
Tra i documenti al vaglio dei magistrati, diverso materiale riguarda anche il “revamping” dell’inceneritore Aria-Acea di Maratta, da tempo finito nel mirino degli ambientalisti, contrari alla sua riconversione a termovalorizzatore di rifiuti, chiesta dalla proprietà.
Gli atti raccolti sia a Terni che nella sede romanda di Acesa serviranno a ricostruire tutti i passi dei soggetti coinvolti nell’operazione. Tra loro figura Riccardo Mancini, personaggio di punta dell’inchiesta “Mafia Capitale”, consigliere della società Terni Scarl che nell’ottobre del 2011 si è aggiudicata l’appalto per la ristrutturazione dell’inceneritore Acea-Terni Ena (oggi Aria spa) di Maratta.
Per il pool della procura ternana si tratta di un lavoro di verifica che lo stesso procuratore capo, Cesare Martellino, aveva confermato nei giorni scorsi parlando di “accertamenti preventivi originati da alcuni articoli stampa”. E proprio la stampa nazionale nelle ultime settimane aveva puntato i riflettori su Terni. Della vicenda che tocca l’impianto di Terni, nelle scorse settimane infatti si era occupato anche L’Espresso con un’inchiesta approfondita.
Spetterà ora al pool della procura stabilire se i legami con il sistema di “Mafia capitale” siano semplici sospetti o altro.