Marsciano, il Comune interviene dopo la chiusura della Clam e della Presystem: “Servono risorse per supportare le aziende”

MARSCIANO –  Sulla crisi che sta investendo due importanti realtà imprenditoriali marscianesi come Clam e Presystem con la conseguente perdita di 77 posti di lavoro dal 1 febbraio, interviene l’Amministrazione comunale con una nota stampa.  “In merito alle crisi della CLAM e della Presystem, che non sono un fulmine a ciel sereno, la prima cosa da fare è verificare rapidamente la possibilità che ripartano, nelle forme possibili, iniziative produttive che possano non disperdere il patrimonio di professionalità e competenze accumulato da queste imprese in tanti anni di attività. Tutto ciò è possibile e l’Amministrazione comunale continua ad essere impegnata, in rapporto con tutti i soggetti coinvolti, a facilitare, per quanto è nelle sue possibilità, tutti i percorsi che saranno individuati per consentirlo e per riassorbire quanta più manodopera già a partire dalle prossime settimane”.

“Questa vicenda, al pari di altre, testimonia come le difficoltà non siano affatto finite e impone l’obbligo di individuare strumenti finanziari e di sostegno alle imprese capaci di traghettarle verso una riconversione che possa assicurare prospettive di mercato e di lavoro al nostro tessuto economico locale. Da questo punto di vista continueremo a rivolgerci a tutti i soggetti in grado di aiutare ad individuare strade nuove, per le quali servono competenze e management aziendali in grado di collocarsi nel nuovo assetto economico; obiettivo per il quale non bastano gli investimenti in innovazione tecnologica che pure, anche queste imprese, hanno realizzato negli ultimi anni. Ai lavoratori e a tutti i soci delle due aziende, così come a tutti gli altri coinvolti in situazioni di difficoltà, esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro impegno a cercare di spingere tutti all’adempimento degli obblighi primari verso di loro. Al sindacato abbiamo confermato la nostra disponibilità a qualsiasi iniziativa che metta al centro il lavoro delle persone e le prospettive di ripartenza di queste attività, con le opzioni che la legge mette a disposizione, oltre agli ammortizzatori sociali dovuti”.

“Nel frattempo, nella consapevolezza che siamo di fronte ad un problema più generale, abbiamo chiesto alla Regione di convocare immediatamente un tavolo che affronti la specificità di territori che, come il nostro, necessitano di interventi di riconversione del tessuto economico, per individuare gli strumenti e le azioni possibili. Ciò anche coinvolgendo attori locali che possono rappresentare una delle possibili risposte. In questo senso non possiamo che sollecitare anche tutte le associazioni delle imprese stesse al massimo dell’impegno e del protagonismo”.

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