“Medici infedeli”, maxi controlli del Nas

PERUGIA – Maxi controlli sui “medici infedeli”, da mesi sotto la lente d’ingrandimento del Nas, il Nucleo tutela della salute, diretto dal capitano Marco Vetrulli. Tra i primi c’è stato il caso del medico dell’Asl di Foligno, a cui è stato chiesto un danno erariale di 239mila euro per aver violato il patto di esclusività. Oggi di quel caso si parlerà davanti al collegio della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti.

Quello della magistratura contabile è uno dei possibili approdi delle inchieste dei Nas che hanno battuto aziende sanitarie, aziende ospedaliere e fatto importanti controlli e verifiche. I medici infatti sono tenuti all’esclusività con la Asl, per la quale percepiscono una specifica indennità. Il patto di esclusività non può essere dunque violato, ma ci sono delle eccezioni. Una di queste è l’autorizzazione della Asl a svolgere particolari rapporti di consulenza. Non c’è problema in questo caso perché il paziente passa per il pubblico per la sua prenotazione e paga comunque il ticket. Il danno su cui la Corte dei Conti accende i riflettori è quello di quando questa “quota” per il pubblico non viene versata. Grave anche quando l’attività dei medici diventa “di concorrenza” rispetto alla struttura dove prestano servizio.

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