Mense Perugia, situazione sempre più al limite. I genitori denunciano uno scenario inquietante

PERUGIA –  Questione mense, non se ne esce. Anzi, la situazione sembra peggiorare. Sempre più alta è la tensione a Palazzo dei Priori tra Comune, genitori, dirigenti e rappresentanti delle ditte che si sono aggiudicate la fornitura di derrate e servizi ristorazione nelle scuole dell’infanzia e primarie perugine. In un’affollata sala Rossa, i presidenti dei comitati genitori hanno letteralmente fronteggiato i dirigenti comunali, i rappresentanti dell’Ati e quelli della Usl Umbria 1. Dalla qualità dei cibi alla grammatura, dai presunti risparmi del nuovo sistema alle attività extra scolastiche, questi i temi dibattuti in un confronto che ha sforato le tre ore. Polemiche, criticità, qualche soluzione, ma in un clima che è stato teso durante l’incontro, e teso è rimasto pure alla fine.

Infatti i genitori, in una lunga nota a seguito del confronto, denunciano ancora situazione al limite della sostenibilità per le mense scolastiche di Perugia. Parlano di una conferma delle motivazioni che “avevano spinto al rifiuto della totale esternalizzazione. Giusta – dicono – era anche la previsione rispetto ai problemi che sarebbero insorti”. Di questi problemi i genitori fanno l’elenco: partite di yogurt e pane con muffa serviti a tavola, mancanza di acqua da bere, mancanza di controlli nelle tubature, disomogeneità nell’approvvigionamento. Ogni ditta che fa parte dell’Ati vincitrice ha conservato infatti i propri fornitori. Ma manca anche un protocollo per i controlli da parte dei rappresentanti dei genitori. “Fatto – dicono – che non permette, a quasi un mese dall’inizio della scuola, di conoscere chi sono i fornitori e di avere schede dei prodotti distribuiti”.

Uno scenario che allarma dunque i genitori, che parlano di “insipienza dell’amministrazione nella gestione di un servizio così delicato, in particolare nel momento cruciale di un cambiamento”. Superficialità che sarebbe emersa proprio dalla riunione a Palazzo dei Priori, “spacciato come un già operativo tavolo paritetico, dimostrando di non conoscere i passi fondamentali necessari per l’istituzione di un tavolo paritetico”.  I genitori prendono atto anche di quanto promesso, a partire dai controlli delle tubature, la progressiva e definitiva eliminazione delle stoviglie (piatti, posate e bicchieri) in plastica, avvio dei controlli, istituzione del tavolo paritetico. Promesse e intenzioni sulle quali però si invita a vigilare e a chiedere la massima trasparenza.

“Noi continueremo, a ragion veduta, a dare il contributo necessario al miglioramento del servizio, ma vogliamo dall’amministrazione impegni vincolanti su controlli, qualità e sostegno alla didattica per tutte le scuole indipendentemente dal servizio mensa, al fine di evitare un uso strumentale della rappresentanza dei genitori”. All’amministrazione i genitori chiedono anche di andare incontro alla richiesta di vincolare il risparmio che arriverà dall’appalto per “attività di didattica integrativa da spalmare in modo uniforme e omogeneo”.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.