Molini Popolari Riuniti chiudono il 2014 con il segno più e pensano all’acquisto dello stabilimento di Amelia
Nuove iniziative imprenditoriali di delocalizzazione sul territorio e numeri che, nonostante la congiuntura economica, permettono di parlare di un bilancio positivo. Questo il quadro emerso dall’assemblea annuale dei soci dei Molini Popolari Riuniti che si è svolta domenica 24 maggio a Ellera di Corciano e ha provveduto ad approvare il consuntivo relativo all’anno 2014.
“Anche in questo esercizio abbiamo chiuso con un risultato positivo – ha affermato il presidente della cooperativa Dino Ricci – determinato da un miglioramento della gestione caratteristica, nonostante il contesto economico complessivo ancora molto difficile e gli andamenti climatici che ormai da alcuni anni condizionano negativamente le produzioni agricole”. Un esercizio, quello del 2014, molto impegnativo per la cooperativa perché ha visto, a maggio, la conclusione del primo stralcio del progetto di delocalizzazione e l’apertura dei nuovi impianti a Pierantonio di Umbertide e, tra giugno e settembre, il trasferimento dell’attività con “costi straordinari – ha spiegato il presidente Ricci – non ripetibili sia sul versante gestionale che finanziario”.
Nel mese di dicembre, infine, si è perfezionato l’atto di fusione per l’incorporazione della cooperativa Terre del Carpine di Magione.
Per quanto riguarda i dati, il fatturato complessivo è stato di circa 60 milioni di euro con una riduzione rispetto all’esercizio precedente determinata dai minori quantitativi di cereali ritirati e da un calo dei prezzi. “Tuttavia – ha aggiunto Ricci –, abbiamo avuto un incremento importante delle produzioni mangimistiche attestandoci a oltre 620mila quintali. Le produzioni dei panifici sono state di oltre 50mila quintali e i cereali ritirati 600mila quintali”. Il cash-flow, cioè la ricchezza prodotta, è stata 1,3 milioni di euro circa superiore al precedente esercizio.
“Il bilancio conferma, nonostante i notevoli investimenti – ha aggiunto il presidente dei Molini Popolari Riuniti –, un soddisfacente equilibrio patrimoniale e finanziario”. Proseguendo nella disamina dei dati, il patrimonio netto ammonta a 14 milioni di euro, mentre il personale occupato, tra diretto e indiretto, è stato di 200 unità. “Riteniamo che il lavoro fatto in questi anni – ha proseguito Ricci – ci metta nelle condizioni di poter cogliere le opportunità di crescita che si rendono necessarie per essere sempre più competitivi sul mercato e nel rapporto con la base sociale. L’esigenza di una crescita della cooperativa passa necessariamente per l’ampliamento dell’attività di servizio all’agricoltura, di vendita di mezzi tecnici e di ritiro cereali, condizione necessaria per consolidare i processi di trasformazione, elemento indispensabile per valorizzare le produzioni dei nostri associati”.
Archiviati i risultati positivi del 2014, nel 2015 i Molini Popolari Riuniti sono già impegnati in nuovi progetti. Stanno, infatti, in questi mesi definendo l’acquisizione, ad Amelia, in provincia di Terni, di una struttura produttiva molitoria, di servizio all’agricoltura e relativo stoccaggio cereali, sulla quale realizzare un progetto di sviluppo che rilanci la presenza della cooperazione agricola e agroalimentare su quel territorio.
“Gli obiettivi di crescita e sviluppo che ci siamo posti – ha concluso Ricci –, a partire dall’implementazione dell’impianto produttivo di Pierantonio, proseguendo per il processo di riorganizzazione produttiva, commerciale ed economica della cantina di Magione, fino al progetto di sviluppo sul territorio di Narni, Amelia e dell’alto Lazio, sono sicuramente impegnativi, ma riteniamo di avere le condizioni per poterli portare a compimento”.