Montefalco, scricchiolano i conti del Comune: chiesta l’anticipazione di liquidità

MONTEFALCO – Scricchiolano i conti del Comune di Montefalco. E’ quello che emerso nell’ultimo consiglio comunale, riunitosi il 22 febbraio scorso. In quella sede il Comune ha chiesto di avvalersi di una possibilità, prevista dalla legge, e cioè di chiedere l’anticipazione di liquidità per il pagamento di debiti, di cui all’art. 1, commi 849-857, 1, 145/2018”.

Il capogruppo Broccatelli e i consiglieri Lubricchio, Morici e Nizzi del gruppo “Montefalco che Vorrei” hanno espresso voto contrario circa l’approvazione del suddetto provvedimento. Durante la discussione tenutasi sia in sede di Consiglio che di Commissione Bilancio è emerso un quadro di evidente difficoltà del Comune, a reperire la liquidità necessaria per coprire il pagamento di fatture emesse sia da privati/aziende che da partecipate.

In particolare, “l’Amministrazione Comunale – dicono i consiglieri di opposizione –  ha ritenuto opportuno avvalersi di quanto disposto dalla legge nazionale, di cui all’art. 1, commi 849-857, 1, 145/2018 (come specificato sopra), che consente ai Comuni di richiedere un’anticipazione di liquidità pari a un massimo dei 3/12 dei primi tre titoli di entrata dell’esercizio 2017. Per il Comune di Montefalco, il tetto massimo di anticipazione richiedibile (calcolato nel modo suddetto) equivale a € 1.244.161,00. Di tale quota, l’Amministrazione si è dichiarata intenzionata a usufruirne in modo parziale, allo scopo di pagare € 600.000,00 circa di debiti dovuti a privati e/o imprese.  In ogni caso, la normativa prevede che la restituzione di questa anticipazione di liquidità dovrà avvenire entro l’anno in corso, ovvero entro il termine massimo del 15/12/2019 e prevede l’applicazione di un tasso d’interesse agevolato dello 0,67 %. Al momento non è chiaro se tale termine per la restituzione finale sarà prorogato da eventuali nuovi provvedimenti normativi nazionali. In aggiunta a ciò, il Comune risulta debitore di ulteriori € 1.050.000,00 circa verso VUS.
Relativamente a questo debito, nelle scorse settimane l’Amministrazione Comunale e la partecipata sono pervenute a un accordo che ne prevede la restituzione rateizzata in anni 5, senza interessi. Occorre precisare che il Comune di Montefalco risulta a sua volta creditore di € 280.000,00 circa nei confronti del VUS. In tal senso, calcolata la differenza tra il dare e l’avere, l’ammontare del debito del Comune verso il VUS è di € 770.000,00 circa. Tuttavia, come previsto dalla normativa, non è possibile realizzare l’immediata differenza tra il dare e l’avere. Pertanto, da accordi presi, il VUS si impegna a farsi carico dei suoi oneri debitori verso il Comune di Montefalco a seguito dell’avvenuto pagamento di una quota congrua dei debiti del Comune stesso (corrispondete all’incirca alle prime due fatture emesse da VUS). L’ammontare dei suddetti debiti, che allo stato attuale gravano sul bilancio dell’ente comunale per un totale di € 1.370.000,00 circa, è stato accertato durante la seduta del Consiglio Comunale del 22/02/2019, di cui agli atti”.

Il gruppo “Montefalco che Vorrei” ha espresso, in sede di Consiglio, “forte preoccupazione per lo stato della finanza comunale e ha chiesto spiegazioni circa i motivi per cui si è reso necessario il ricorso a simili misure di finanziamento emergenziale (anticipazione di cassa e rateizzazione VUS). Si teme che, a copertura di questi aggravi, a partire dall’anno in corso e nelle successive annualità saranno adottati pesanti provvedimenti, tra cui tagli e sensibili aumenti delle tariffe dei servizi, per privati e aziende. In risposta, l’Amministrazione e l’Assessore competente hanno dichiarato il loro impegno a escludere che vengano fatti tagli a servizi essenziali. Hanno altresì evidenziato le gravi difficoltà riscontrate dall’ente comunale, nell’incasso di una cospicua somma di crediti avanzati a privati e imprese del territorio. Non è stato possibile, in sede di Consiglio, conoscere con esattezza l’ammontare totale di queste sofferenze. Il gruppo “Montefalco che Vorrei” si impegna a chiarire questo aspetto tramite opportuna interrogazione consigliare”.

Durante la discussione, in sede di Consiglio, il gruppo “Montefalco che Vorrei”, oltre a constatare lo stato di logoramento della finanza comunale, “ha voluto porre l’accento anche su quello che sembra palesarsi come un evidente stato di sofferenza esteso all’economia del territorio comunale in generale: con numerose imprese, famiglie e privati cittadini che non sono in grado di far fronte al pagamento delle tariffe essenziali, determinando la sofferenza del bilancio dell’ente. Alla luce di tutto questo, è evidente che vi siano molti punti interrogativi circa il futuro della nostra città. Entro il mese di marzo 2019 il Consiglio Comunale dovrà riunirsi ancora, per approvare il bilancio previsionale dell’anno corrente. Risulteranno più chiare a quel punto le strategie di bilancio che l’Amministrazione intenderà adottare per coprire gli oneri finanziari assunti attraverso i suddetti provvedimenti. Sarà altresì possibile stabilire con maggiore evidenza se le oggettive difficoltà che hanno condotto l’Amministrazione, da un lato, alla ristrutturazione del debito nei confronti del VUS e, dall’altro, alla richiesta di anticipazione di liquidità, siano attribuibili a un problema di assenza di cassa arginabile attraverso misure circoscritte e di scarso impatto o se, come ci si augura che non emerga per il bene pubblico, che non siano piuttosto il frutto di più gravi e strutturali problemi di tenuta finanziaria del bilancio dell’ente comunale”.

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