Morte Lucaccioni, l’indagato ricostruisce la rete dello spaccio

CITTA’ DI CASTELLO – Ha fatto i nomi e ha ricostruito la filiera dello spaccio, quella rete mortale che portò poi alla morte di Lamberto Lucaccioni dopo una serata al Cocoricò di Riccione. E’ stato interrogato davanti al giudice Lidia Brutti T. C., il ventenne indagato per l’acquisto della dose mortale, avvenuto a Città di Castello. Il ragazzo ha spiegato di aver acquistato la droga da un altro tifernate, a sua volta indagato. L’ultima dose è stata invece acquistata fuori dal locale.

Il giovane racconta di aver conosciuto lo spacciatore a Città di Castello e di averlo cercato proprio perché interessato. Prima concorda un grammo di Mdma, poi quando Lamberto si fa avanti aumenta l’ordine. Il giovedì si fa consegnare tre buste e paga subito 250 euro, la stessa cifra che si fa consegnare da Lucaccioni, facendo sì che fosse gratis la dose a livello personale.

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