Nocera Umbra, vietato il transito a cicli e moticicli sulla provinciale Septempedana: esplode la protesta

NOCERA UMBRA – La crisi delle Province inizia ad avere effetti collaterali. Nei giorni scorsi infatti, nel tratto di strada Septempedana che va dalla frazione di Casebasse fino al confine con le Marche, precisamente dal chilometro 99,700 al 104,940, sono stati installati dei cartelli che vietano il transito a biciclette e motocicli. Un fatto che ha innescato le proteste di nocerini e folignati, che su Facebook hanno riversato il proprio sconcerto.

L’ordinanza arriva in seguito ad una segnalazione della Polizia di Stato – Sezione Polizia di Macerata in merito all’ammaloramento del manto stradale. Una decisione che arriva per “motivi di sicurezza della circolazione” e che resterà valida “fino ad avvenuto intervento di manutenzione straordinaria, necessaria al risanamento dei piani viari”. Considerando la situazione delle Province e la loro difficoltà economica è difficile pensare ad un intervento immediato. Ecco quindi le innumerevoli proteste che si sono riversate sui social network. Non è mancato lo sgomento per i disagi. C’è chi parla di “paese di terzo mondo” e chi invece propone una raccolta firme. La problematica coinvolge le frazioni di Bagnara, Aggi, Schiagni, Acciano e Casebasse. Il tratto in questione è un’arteria molto trafficata da ciclisti e motociclisti, che la scelgono come luogo per le proprie escursioni e passeggiate. La decisione ha lasciato perplessità anche nelle attività commerciali presenti lungo il tracciato, preoccupate dal fatto che questa, per loro, possa essere una novità “fatale”.

Segnali simili sono stati sistemati anche a Colfiorito, allarmando anche i cittadini sul fronte folignate. L’assessore Graziano Angeli ha però fatto sapere che non riguarderanno la strada Provinciale di Annifo ma solo quella Casebasse – Passo Cornello. Sul fronte nocerino, il sindaco Giovanni Bontempi ha spiegato di non aver ricevuto alcuna comunicazione in merito e di aver chiesto al presidente Mismetti l’annullamento dell’ordinanza.

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