Norcia, Battilocchi lancia l’allarme: “Dal 13 settembre niente più trasporto per gli sfollati a Perugia e al Trasimeno”

NORCIA – Il consigliere comunale Francesco Battilocchi lancia sul web il grido d’allarme  dei terremotati: “Dal 13 settembre niente più trasporto pubblico per gli sfollati del terremoto che si trovano ancora a Perugia e nella zona del Lago Trasimeno”. Si tratta di un servizio che era stato istituito all’indomani del sisma del 30 ottobre per dare la possibilità ai terremotati – soprattutto ai lavoratori – di tornare quotidianamente in Valnerina. Una specie di bus navetta che tutti i giorni, da oltre dieci mesi, fa la spola tra i comuni della Valnerina e l’area del Perugino e del Lago Trasimeno dove tuttora si trovano terremotati sia negli alberghi che in autonoma sistemazione.

Una decisione, quella di sopprimere il servizio,  che crea agli utenti  difficoltà oggettive nel trovare soluzioni alternative  a meno che non si ricorra all’uso di mezzi propri o non si decida di trovare soluzioni abitative più vicine alla Valnerina. Ma è proprio questo il problema: affrontare altri ‘traslochi’ a pochi mesi dalla consegna delle Soluzioni Abitative di Emergenza – previste per ottobre/novembre – sta creando diversi malumori e tanta amarezza che trova sfogo sul web. Fabio G., ad esempio, dice: ‘Veramente, dopo mesi di fatiche ci sentiamo di nuovo allo sbaraglio’ e ‘ la gente non vuole fare più spostamenti’ spiega Francesco B. ‘perché è stanca, vuole solo tornare per andare nelle casette o a casa propria, quindi bisogna smuovere la parte burocratica e far si che la gente torni in maniera dignitosa’. Roberta A. commenta: ‘Io direi che basta! Bisogna assolutamente far tornare le persone alloggiate in hotel a Norcia’ e ‘ Innanzi tutto devono permettere di fare i lavori alle B e dare le SAE agli altri. Bisogna farsi sentire non è possibile …ci sono case con danni irrisori”. Nicolas N. è ancora più amareggiato: ‘Questo è il sostegno che intendevano…sbarcati il più lontano possibile’ mentre Andrea F. suggerisce ‘una azione forte e decisa’ perché ‘dopo 12 mesi ed un illusorio agosto Norcia langue. Non c’è un cantiere sulle case B. Gli abitanti di Norcia (…) dovevano rientrare a primavera, ma se va bene, se andrà bene saranno, saremo in patria non prima di anno nuovo. E Norcia senza i nursini è quella che vediamo all’ora del coprifuoco’.  E sempre Andrea si chiede: ‘non c’è possibilità di proroga? Ma il Comune di Norcia che fa? Non interviene? Stasera c’è disperazione qui’.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.