Norcia, l’assicurazione di Alemanno: “Contributi autonoma sistemazione finché tutti non saranno nelle case”

NORCIA – Nel consiglio comunale di venerdì scorso, punto particolarmente dibattuto quello riguardante il bilancio. La somma più significativa riguarda la gestione dell’emergenza legata al Contributo di Autonoma Sistemazione CAS: circa 3 milioni di euro, tra entrate e uscite. La durata del CAS è collegata alla durata dell’emergenza che, per Legge dello Stato, non può durare 180 giorni + 180 giorni e si chiuderà quindi il 19 agosto. “Il Cas sarà derogato fino a quando non saremo in grado di consegnare le chiavi per rientrare in casa ai nostri concittadini”. Dice il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. “Prima di chiudere l’emergenza il Capo della Protezione Civile – continua – emetterà un’ordinanza in cui saranno indicati i dettami di cosa accadrà da li in avanti. Questo non significa che sarà pagato per 10 anni se c’erano 3 anni di tempo per ricostruire – puntualizza Alemanno – la norma detta delle tempistiche. Con ragioni oggettive dunque il CAS continuerà ad esserci sine die. Non lasceremo per strada nessun cittadino”.

Sempre a proposito di CAS il primo cittadino ricorda che, per avere accesso all’assistenza legata all’emergenza post sisma 2016, bisogna avere dimora abituale e continuativa nel Comune di Norcia, quindi non la residenza. Il CAS è concesso a coloro che hanno casa inagibile, o che non sapevano esito di agibilità o meno della casa; cessa nel momento in cui il cittadino viene a conoscenza dell’agibilità della propria casa quindi a seguito di schede Fast o AeDes.

Il Sindaco Alemanno fa dunque un “appello di cuore a tutti i cittadini cui possa essere sfuggito e abbiano pensato che bastasse la residenza anagrafica. Chi ha reso dichiarazioni non in linea con queste impostazioni – continua – si rechi presso l’ufficio servizio sociali a verificare la loro condizione”.

Pochi giorni fa i primi esiti dei controlli della Guardia di Finanza hanno comportato la denuncia di tre persone con reato di truffa, induzione all’errore del funzionario pubblico e danno erariale nei confronti dell’ente pubblico.

 

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