Novelli, tavolo al Mise riconvocato a fine mese, incertezze dagli istituti di credito

TERNI –  Tavolo riconvocato a fine novembre. Gli istituti di credito che avevano promesso il prestito ponte da 6 milioni di euro per il rilancio del Gruppo Novelli sono ancora titubanti. Così il futuro produttivo ed occupazionale di circa 500 lavoratori è ancora in fase di stallo. E’ quanto emerso nel corso del summit che si è tenuto al Ministero dello Sviluppo Economico, a Roma, sotto la regia del direttore del dicastero Giampiero Castano, con la partecipazione dei membri del cda, il presidente Alessandro Musaio, l’amministratore delegato Alberto Alfieri e il membro del board Gianni Terozzi, i rappresentanti delle regioni Lombardia, Lazio e Umbria, e la delegazione sindacale nazionale e territoriale di FlaiCgil, Fai-Cisl e Uila-Uil. Mancherebbero ancora delle delibere di alcune banche per cui è stato deciso di riconvocare il tavolo per la fine del mese di novembre. Il cda ha confermato che il Gruppo Novelli e le fattorie sono in vendita e la pratica è stata affidata al broker Vitali e Co. La notizia positiva è che si sono presentati un paio d’imprenditori. Il sindacato è fortemente impegnato ad allontanare lo spettro dei licenziamenti, tant’è che nei giorni scorsi ha indetto uno sciopero di otto ore a Terni e di quattro al panificio Interpan di Amelia, ai siti di Spoleto e Casalta di Amelia. Pieriuigi Cecchini segretario provinciale della Uila-Uil mastica amaro. “Sono un po’ deluso dall’incontro, ci aspettavamo risposte più concrete, in particolare speravamo che gli istituti di credito avessero dato il loro apporto per dare il via libera alle spettanze arretrate dei lavoratori. Nel prossimo incontro, al Ministero dello Sviluppo Economico, sono auspicabili nuove e positive notizie, con la speranza che non ci siano sorprese”.

 

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