L’Umbria e i Giochi Olimpici, con Super Diana quarto oro umbro

Diana Bacosi torna a casa con l’oro di Rio. Il caporal maggiore scelto dell’esercito si prenderà un periodo meritato di riposo, prima di partecipare alla grande festa che i Sindaci di Città della Pieve e Cetona stanno preparando per lei. Ma ancora prima della vacanza ci sono i suoi genitori ad aspettarla: Stanislao Bacosi e Tiziana Pinzi. Del resto sono stati loro a credere nelle sue capacità: Diana il tiro ce l’ha nel sangue, già suo nonno era un grande tiratore. Lei ha iniziato da bambina quando frequentava il poligono di Parrano, poi le prime gare con il salto definitivo quando è entrata nell’esercito. Un successo che ha fatto esplodere una festa stratosferica in tutta l’Umbria.

Non poteva essere diversamente visto che l’ultimo oro umbro ai giochi olimpici risale al 1948, ben sessantotto anni fa. Fu il pistard ternano Renato Perona nel tandem, in coppia con Ferdinando Terruzzi, ai giochi olimpici di Londra. Oro che suscitò grande entusiasmo nella nostra regione, in quanto si era appena usciti dalla seconda guerra mondiale con un paese che stava ripartendo. Prima di lui bisogna andare al 1924 quando Guido Balzarini, di Arrone, si prendeva a Parigi l’oro con la scherma. Nel piccolo comune della bassa Valnerina quella vittoria ha rappresentato per una infinità di anni, motivo di grande orgoglio. Il primo oro umbro in assoluto è stato quello del ginnasta Camillo Pavanello, ternano, specialità corpo libero. Era il 1900, l’anno dell’assassinio di re Umberto I. Si racconta che al ritorno in Italia da Parigi non ci fu nessuna festa proprio per il grave fatto che colpì la famiglia reale. Così, dopo 68 anni, l’Umbria conquista per la quarta volta il metallo più preziosa grazie all’impresa di Diana Bacosi, di Città della Pieve, prima atleta della provincia di Perugia.

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