Opere di Burri vendute a oltre 15 milioni all’Art Basel di Ginevra

CITTÀ DI CASTELLO – L’edizione 2017 dell’Art Basel, la fiera d’arte contemporanea più importante al mondo e riservata ai più noti collezionisti di musei e fondazioni, quest’anno ha visto tra i suoi protagonisti un umbro: il tifernate Alberto Burri, le cui opere sono state vendute a oltre 15 milioni di euro. Nello specifico sono state due sue realizzazioni ad essere battute a una cifra record. Facoltosi collezionisti stranieri si sono impossessati dell’opera denominata “Sacco” del 1957 acquistata per oltre 10 milioni, e “Combustione” venduta a circa 5 milioni. In Svizzera, quindi, a Basilea, in uno spazio espositivo di 27.500 mq e costituito da 291 gallerie provenienti da 34 paesi e con una proposta di opere di circa 4.000 artisti, il maestro tifernate è stato messo al centro dell’attenzione nella vetrina più rinomata e famosa a livello internazionale per quanto riguarda l’arte contemporanea. Cifre da capogiro quelle battute per Burri, che si è accaparrato quasi un terzo delle vendite del secondo giorno dell’esposizione, corrispondente a un importo totale pari a 40 milioni di dollari. Tra le opere più rilevanti presenti a Basilea si sono messe in evidenza il “Natchkappe I” di Sigmar Polke del 1986, venduto a 8 milioni, una selezione di dipinti e opere su carta di Marlene Dumas battute tra i 150.000 e 3 milioni di dollari, e oltre 20 opere di Wolfgang Tillmans. Da Città di Castello si è recato in terra elvetica anche Sandro Renghi, consulente per collezionisti privati che parlando dell’esposizione, riconosce che rappresenta “un punto di riferimento per chi vuol ampliare la propria collezione ma anche per vedere gli artisti del futuro. È una fiera dove i più importanti operatori del mondo si ritrovano per capire le tendenze e offrire il meglio ai propri collezionisti, sempre più alla ricerca di investimenti in arte. Non a caso solo nel primo pomeriggio della preview sono state dichiarate vendite per quasi 80 milioni di euro a testimonianza che l’arte, oltre ad essere una passione utile per la testa e il cuore, è anche un ottimo investimento”. Alla fiera era presente anche un altro tifernate Giorgio Ascani, in arte “Nuvolo”, già collaboratore di Burri, e considerato  sempre più un astro nascente, su cui si sta riversando una certa attenzione. In questa edizione era presente per la prima volta, dopo aver partecipato all’edizione di Art Basel Miami, anche la Galleria Di Donna di New York, che ad ottobre presenterà la prima retrospettiva dedicata proprio a Nuvolo sul suolo statunitense. La mostra a New York aprirà il 26 ottobre e rappresenterà il punto di partenza di un nuovo lancio artistico del maestro tifernate a livello internazionale. Le sue opere nell’esposizione americana si concentreranno sul periodo 1950-1965 e saranno introdotte da alcune opere di artisti come Alberto Burri, Piero Manzoni, Lucio Fontana, Cy Twombly così da delineare un quadro storico molto fiorente per l’arte contemporanea italiana. La mostra newyorkese rimarrà aperta fino alla fine di gennaio 2018.

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