Ospedale di Terni, 250 letti di degenza grazie alla donazione della Fondazione Carit

TERNI – Migliorare l’assistenza ai pazienti sia in termini di qualità che di sicurezza. COn questo nuovo obiettivo dell’Ospedale S. Maria di Terni che ha ricevuto in donazione dalla Fondazione Carit 250 nuovi letti di degenza di ultima generazione con regolazione elettrica dell’altezza e delle diverse sezioni in cui il letto è articolato. I 250 letti, per il cui acquisto la Fondazione Carit ha stanziato 480mila euro, saranno consegnati in modo scaglionato, circa 28 a settimana.  I primi 85 sono stati già consegnati ad alcuni reparti (ginecologia, clinica medica, malattie dell’apparato respiratorio e lungodegenza postacuzie). Le consegne procederanno nelle prossime settimane secondo un criterio basato sulla condizione dei letti presenti e sulla tipologia di paziente e degenza/assistenza.

“I nuovi letti di degenza – ha spiegato il direttore generale Andrea Casciari -garantiranno una maggiore sicurezza, un maggior comfort per i pazienti e inoltre consentiranno di migliorare l’assistenza medico-infermieristica in quanto permettono una più comoda movimentazione del degente da parte degli operatori sanitari e l’abbattimento drastico del rischio cadute”.

“Torno a ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni – ha aggiunto Andrea Casciari – e il suo presidente, Mario Fornaci, per il prezioso contributo con cui ha supportato e continua a supportare l’ospedale e la sanità locale, condividendo, in piena sinergia con la direzione, l’obiettivo di innalzare lo standard qualitativo dell’assistenza sanitaria, a favore di tutta la comunità ternana e in generale di tutti gli utenti dell’ospedale”

“La Fondazione Carit – spiega Mario Fornaci– destina ogni anno circa il 16% delle proprie disponibilità economiche in favore della sanità, riservandole prevalentemente al sostegno e al potenziamento delle dotazioni sanitarie dell’Azienda ospedaliera S. Maria di Terni, polo sanitario di riferimento per la nostra provincia e non solo. Per il 2016 – conclude Fornaci – al settore della sanità pubblica sarà destinato un importo pari a 600mila euro”.

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