Ospedale Narni-Amelia, vertice a Roma: il Ministero della Salute conferma l’impegno
Il ministero della Salute ha riconfermato il proprio impegno per la realizzazione del nuovo ospedale di Narni-Amelia. L’opera si farà e lo Stato la finanzierà con oltre 19 milioni di euro provenienti dall’ex art. 20 della legge 67/88, che sostiene interventi di programmazione sanitaria, mentre la dei 55 milioni di euro previsti sarà coperta con risorse della Usl Umbria 2, anche ricorrendo a mutui.
E’ stato positivo il vertice, che si è svolto il 28 ottobre a Roma, tra l’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, il direttore generale della Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini, e tecnici del ministero della Salute. “Abbiamo al riaffermato la volontà di realizzare il nosocomio come struttura innovativa dedicata a riabilitazione e piccola chirurgia, a supporto del presidio ospedaliero di Terni e del territorio”, ha fatto sapere Barberini attraverso i social network.
“Abbiamo rappresentato la necessità di modificare la copertura finanziaria – ha detto l’assessore – alla luce delle recenti modifiche normative. I tecnici del Ministero hanno condiviso il progetto e ribadito la disponibilità. Ora andremo avanti con determinazione: nei prossimi giorni verrà definita la road map per stabilire tappe e tempi. Tutto questo mentre proseguono le attività per rafforzare i servizi dei due ospedali, in attesa della realizzazione del nuovo polo ospedaliero.”
Insomma, il percorso è tracciato, ora si tratta di programmare e realizzare.
L’idea è quella di fare un ospedale a metà tra struttura orientata alla riabilitazione e presidio ospedaliero di territorio, basato su in interventi chirurgici di media entità, realizzabili esclusivamente in ‘day’ e ‘week surgery’, in sinergia con l’Azienda ospedaliera di Terni, più dedicata all’alta specializzazione. Sono previsti circa 60 posti letto dedicati alla riabilitazione, 30 per la chirurgia in ‘day’ e ‘week surgery’ articolata in Ortopedia, Ginecologia e Chirurgia generale, 20 per la medicina, 14 per la dialisi, 9 posti tecnici e 4 per l’osservazione breve. È inoltre prevista un’ala specifica, anche con accesso autonomo, con 20 posti per la ‘Rsa’, nell’ottica di un potenziamento dell’offerta di servizi post acuzie.