Ospedali umbri, in estate ridotta solo chirurgia programmata

PERUGIA – “Nel periodo estivo l’attività delle aziende sanitarie subirà una riduzione solo nell’attività programmata e verrà mantenuta la quantità e la qualità dei servizi in tutti i nostri servizi ospedalieri”.: lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, replicando al consigliere regionale Attilio Solinas (Misto-Mdp), nel corso della riunione odierna dell’Assemblea legislativa, sessione dedicata al Question time. Solinas aveva interrogato Barberini per sapere “quali azioni intende adottare la Giunta regionale per scongiurare la riduzione dell’attività, nel periodo estivo del 2017, di alcuni reparti degli ospedali del servizio sanitario regionale e se ritiene di procedere, per tali fini, all’assunzione di personale sanitario a tempo determinato”.
L’assessore ha risposto che “la questione è annosa e purtroppo si verifica nel periodo estivo per consentire le ferie dei dipendenti. Per far fronte a questo, le direzioni delle quattro aziende regionali hanno approvato un piano ferire che va dal 15 giugno al 15 settembre per poter garantire un diritto irrinunciabile dei dipendenti e allo stesso tempo garantire le prestazioni del nostro sistema sanitario. Anche in questo periodo vengono garantite tutte le attività assistenziali e la continuità h24 nella rete dell’emergenza-urgenza. Ci sono delle riduzioni intorno al 15-20 per cento per le prestazione chirurgiche. Per l’area medica la riduzione è meno significativa perché le prestazioni sono riconducibili all’attività di pronto soccorso. Quindi l’efficientamento si concentra nell’area della chirurgia programmata. Non è possibile ricorrere all’assunzione di personale a tempo determinato. E questo perché da un lato non sempre il personale disponibile è subito pronto per rispondere ai bisogni sanitari in un periodo temporale così limitato. Inoltre ci sono delle limitazioni di legge, con l’impossibilita per le regioni di ricorrere a contratti di lavoro a termine, a meno che le assunzioni non vengano fatte con contribuzioni specifiche o per assicurare pienamente il livello dei lea. Di fatto, proprio per questi motivi, tutte le regioni non ricorrono a personale a tempo determinato”.

Nella sua replica il consigliere Solinas si è detto “soddisfatto della risposta dell’Assessore. Confido nelle capacità di controllo dell’assessorato e in quelle gestionali dei direttori generali che sapranno rispondere alle esigenze della popolazione”.

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