Perugia, bimbo di due anni vaga da solo, semisvestito e infreddolito nel centro storico
PERUGIA – Vagava da solo, infreddolito e spaventato. E’ stato trovato così un bambino di due anni nel centro storico, in un pomeriggio particolarmente freddo e piovoso come quello di ieri. Il bambino era stato lasciato solo in casa dalla madre ed era uscito a cercarla. Un passante lo ha visto, ha cercato di ripararlo e ha chiamato la polizia. I militari lo hanno poi portato all’interno del dipartimento di Filosofia dell’Università di Perugia, chiamando anche il 118 per le cure necessarie.
Il piccolo, di origine nordafricana, non era in grado di esprimersi compiutamente, a parte la comprensibile disperazione per il freddo patito e per essere alla ricerca della propria mamma. Dopo qualche minuto, una giovane maghrebina, in evidente stato di choc, si è presentata come la mamma del piccolo abbandonato, che abbracciava. A questo punto i poliziotti, accertate le buone condizioni psicofisiche della donna e del bambino, hanno ricostruito l’accaduto. Secondo quanto dalla stessa dichiarato, la donna, già studentessa universitaria a Perugia, viveva sola con il figlio in un piccolissimo appartamento ubicato nelle vicinanza; il proprio compagno era all’estero, dove lavora. Nel pomeriggio la giovane mamma, dovendo effettuare una telefonata urgente ai suoi genitori, approfittando del fatto che il figlio dormiva, anche per evitare di fargli prendere inutilmente freddo, decideva di lasciarlo nel letto e di uscire da sola per recarsi presso un telefono pubblico.
Soltanto al suo rientro, vedendo la pattuglia della Polizia, presa dalla disperazione, si era resa conto del fatto che il figlio si era svegliato ed era riuscito ad aprire la porta di casa, peraltro difettosa, per poi uscire, nonché di tutti i rischi che aveva corso e delle tragedie che si sarebbero potute verificare a causa della sua negligenza. Doveroso, per gli agenti, effettuare un sopralluogo presso l’abitazione, dove constatavano le condizioni di precaria idoneità del suo domicilio, rispetto alle esigenze legate alla crescita di un bambino di 2 anni. Si apprendeva dalla donna, peraltro, che la stessa, oltre a vivere in condizioni di solitudine e con il proprio figlio a carico, ha necessità di aiuto, visto che riceve, a suo dire, sostegno economico solo da parte della sua famiglia di origine, che attualmente però versa in pessime condizioni economiche.
Il triste e sfortunato quadro economico e familiare della giovane, pur suscitando la massima comprensione da parte degli operanti, non ha consentito però di evitare di segnalare alla Procura della Repubblica la donna, in stato di libertà, per una violazione penale gravissima per una mamma: l’abbandono di minori, previsto e punito dall’art. 591 del Codice Penale. La situazione del minore , inoltre, è stata segnalata, anche alla Procura per i Minorenni per eventuali provvedimenti di competenza per assicurare alla donna ed al suo bambino ogni forma di assistenza logistica e sanitaria di cui hanno bisogno.