Perugia, il cardinale Bassetti davanti alle spoglie di don Guanella: “La sua santità è concreta”

PERUGIA – Era gremita di fedeli e di membri della grande “Famiglia Guanelliana” di Perugia (ospiti, familiari, educatori, operatori socio-sanitari, religiosi e cooperatori laici) la chiesa dell’ “Opera Don Guanella – Centro Sereni”, dove il cardinale Gualtiero Bassetti, nel pomeriggio, ha presieduto la celebrazione eucaristica dinanzi all’urna con le spoglie di san Luigi Guanella giunta da Firenze.
Erano presenti alla celebrazione anche i rappresentanti delle massime Istituzioni civili del capoluogo umbro, che al termine hanno portato il loro saluto.

Il cardinale Bassetti, nell’omelia, si è soffermato su alcuni aspetti salienti della vita di san Luigi Guanella (1842-1915), vissuto 73 anni, “una vita spesa interamente per i poveri, gli ultimi e i bisognosi. Un uomo che si è sempre interessato di temi sociali, un uomo di cultura con una intelligenza vivissima e dal cuore grande – ha evidenziato il porporato – Era molto umile e diceva: “e Dio che fa”. La sua è una santità concreta, non fatta di discorsi, ma di opere di misericordia. Oggi più che mai occorre prenderla d’esempio. Egli voleva portare a tutti “pane e Signore”. E’ il Santo della Provvidenza! E non si è limitato a predicare il Vangelo, le sue mani erano sempre all’opera. E’ stato anche, sulla scia di Don bosco, un grande educatore. La sua opera continua oggi nei Servi della Carità (alcuni di questi sacerdoti animano la Comunità Guanelliana perugina, ndr) e nelle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, le due congregazioni religiose da lui fondate. Don Guanella, le cui reliquie sono davanti a noi, non solo va venerato, ma imitato nel mettere in pratica il suo insegnamento che è un richiamo all’“Inno alla Carità” di san Paolo”.

Il porporato, rivolgendosi ai «ragazzi perugini di Don Guanella», i 75 accolti ed assistiti dall’ “Opera Don Guanella – Centro Sereni”, ha detto loro: “chiedo a san Luigi di continuare a vigilare su di voi, di proteggervi e di proteggere anche la nostra città di Perugia e la nostra Umbria che ne hanno tanto bisogno”.

Il cardinale ha voluto anche lasciare un suo breve scritto all’“Opera Don Guanella” in ricordo dell’arrivo a Perugia delle reliquie del Santo fondatore: “Col cuore colmo di gioia e di gratitudine al Signore, per le sorprese che ci riserva attraverso quel miracolo che sono i santi, ringrazio la Sua Provvidenza per averci concesso di poter venerare l’urna e le reliquie di san Luigi Guanella. Egli fu padre dei poveri, dei piccoli e degli “scarti”, come direbbe il nostro papa Francesco, e manifestò ad una società abbandonata e sofferente la tenerezza dell’amore misericordioso di Dio”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.