Perugia, il centrosinistra chiede le dimissioni di Waguè
PERUGIA – Chiedono le dimissioni dell’assessore Waguè per la sua inadeguatezza. Pd e Socialisti ritrovano la compattezza e fanno la loro mossa contro l’assessore alla Scuola del Comune di Perugia, più volte nell’occhio del ciclone. La causa scatenante e’ l’assemblea tenuta a Collestrada. “La pessima figura dell’assessore Wagué all’assemblea pubblica di Collestrada – dicono – ha rappresentato l’ennesima incapacità di risposta della Giunta Romizi sul tema dei servizi educativi e all’infanzia, per questo abbiamo avvertito l’obbligo politico e morale di esprimere una nostra definita posizione sulla materia chiedendo apertamente a chi governa oggi Perugia una determinata inversione di marcia, nei fatti. Purtroppo fino a oggi di parole ne sono state usate tante e sprecate troppe, ma di risultati concreti non se ne ha nemmeno il sentore”.
“Tutta la nostra città – continua il documento del centrosinistra di Palazzo dei Priori – è consapevole delle scelte politiche che hanno portato allo smantellamento sistematico di un sistema di servizi all’avanguardia dedicati all’infanzia. Partendo da un’inutile, se non faziosa e forzata, relazione della commissione revisione della spesa sono stati inanellati, uno dietro l’altro, una serie di insuccessi. Lo testimoniano le abbondanti critiche piovute da più parti dell’opinione pubblica. Purtroppo si è risposto spesso con superficialità e, quando questa veniva smascherata, si è passati all’arroganza o alla mistificazione. Le persone coinvolte direttamente nei servizi all’infanzia, tanto i genitori quanto gli operatori, hanno contestato con forza le scelte della giunta Romizi, senza collocazioni da una parte o dall’altra degli steccati della politica. Il benessere dei propri figli è posto al di sopra di un dibattito politico e ormai, dopo due anni di errori, pare fin troppo facile convenire che le scelte messe in campo sono state catastrofiche”.
Pd e Socialisti mettono sotto accusa anche “la modalità di intervento, reiterata a partire dalla vicenda dei comitati mensa, passando per la vicenda del licenziamento delle educatrici degli asili nido o delle precarie che per la prima volta rischiano il lavoro, fino ad arrivare ai nostri giorni con la questione del nido di Collestrada che chiude definitivamente i battenti. L’assenza di dialogo con le parti interessate è stata accompagnata da decisioni prese quasi di nascosto e da una totale volontà di proseguire per la propria strada senza voler ascoltare le voci, i consigli, le necessità, i bisogni degli utenti e degli operatori. E se c’è stato un minimo di dialogo questo è parso solo di facciata, farsesco a detta delle persone che hanno partecipato agli incontri con dirigenti e amministratori”. Il centrosinistra spiega quindi che “chi governa si assuma delle responsabilità precise verso i cittadini di Perugia, che i servizi in generale e quelli all’infanzia nello specifico non debbano e non possano pagare le scelte di chi oggi governa male e con paura, di chi si sottrae al dialogo, di chi promette ciò che non è mantenibile, di chi addossa le colpe a un passato sempre più lontano. Chi si è candidato a governare pensando di essere ad un talent show ora deve prendersi le responsabilità dei propri atti. Oggi tutte le promesse di questi anni si sono rivelate false: con il bilancio preventivo approvato in questi giorni non vi è alcuna risorsa per la ristrutturazione o la riqualificazione di una nuova struttura per l’asilo Magnolia di Collestrada, non sono presenti i fondi promessi per la stabilizzazione nel 2016 delle educatrici precarie, non sono stati ripristinati i finanziamenti per le attività didattiche e d’inclusione rivolte ai bambini di Perugia come promesso ai genitori dei comitati mensa”.
Alla luce di tutto ciò ecco la bordata: “In questo quadro disastroso che si è delineato e a causa del netto arretramento dei servizi educativi e all’infanzia della nostra città chiediamo le dimissioni dell’assessore esterno Dramane Waguè, non eletto in Consiglio Comunale ma scelta direttamente dal Sindaco. L’incapacità palese e manifesta della gestione amministrativa richiede segnali forti: Perugia e i perugini non si meritano l’inadeguatezza di questi governanti”