Perugia, progetto per innalzare la qualità dei tirocini formativi
PERUGIA – Contribuire ad affinare lo strumento del tirocinio formativo in azienda, tra le forme più efficaci delle politiche attive del lavoro. A questo hanno lavorato, a partire dal 2015, i partner italiani, finlandesi e austriaci, tra cui la Provincia di Perugia, del Progetto Key 4 (Key Competences Framework e delle linee guida per la co-progettazione di percorsi di apprendimento in contesti professionali).
Ed oggi, al Centro Congressi Capitini di Perugia, ha avuto luogo la seconda giornata finale dello stesso progetto con la divulgazione degli strumenti e delle metodologie elaborate attraverso il lavoro dei partner coinvolti.
Coordinato da ITER e finanziato nell’ambito del Programma Erasmus+ -KA2 Partenariati Strategici Istruzione e Formazione Professionale dall’Agenzia Nazionale ISFOL, il progetto era finalizzato a contribuire all’innalzamento qualitativo dei tirocini formativi, in un’ottica di promozione dell’integrazione tra sistemi di istruzione-formazione-lavoro, attraverso la definizione e condivisione di valori professionali comuni, per una visione del lavoro come luogo di apprendimento.
Dal canto suo la Provincia di Perugia, nonostante il ruolo eminentemente politico-istituzionale che le era stato in origine assegnato e nonostante le riforme amministrative sopraggiunte, ha continuato a lavorare al progetto in collaborazione con gli uffici dell’Area Lavoro e Formazione e ha dato un suo contributo con la compilazione e raccolta di questionari e feedbacks.
“La Provincia di Perugia – ha dichiarato la consigliera provinciale Erika Borghesi parlando in apertura dei lavori, anche a nome del presidente Nando Mismetti – volentieri ospita l’evento conclusivo di tale progetto, nella convinzione che i tirocini formativi siano uno strumento chiave delle politiche attive del lavoro, essenziali non solo ai fini della costruzione di un mercato del lavoro più efficiente, ma anche per supportare le persone, in particolare giovani, a trovare non solo un’occupazione e un reddito, ma anche una forma di realizzazione di sé. Il lavoro – ha proseguito Borghesi – è infatti anche relazioni, stimoli, crescita della persona nella sua interezza”.
In definitiva con “Key 4” si è puntato a definire e sperimentare dispositivi e soluzioni didattiche per potenziare la messa in trasparenza, l’apprendimento, la valutazione e il riconoscimento delle “competenze chiave” e professionali acquisibili tramite tirocini, in un’ottica di promozione dell’integrazione tra sistemi di Istruzione-Formazione-Lavoro.