Perugia, smantellato covo dello spaccio ai Tre Archi

PERUGIA – Sono le 8 del mattino di sabato ed una Volante pattuglia la zona dei Tre Archi. Gli agenti notano aprirsi un portone da cui esce un nord africano che si dirige verso di loro. L’uomo vede i Poliziotti e repentinamente inverte la marcia; correndo rientra nel portone cercando di chiuderlo dietro di sé. Eccolo, è lui: gli agenti sapevano che in zona si era da poco insediato uno spacciatore ma non avevano ancora individuato la sua base. Dunque decidono di intervenire. Bloccano il portone prima che si richiuda, salgono di corsa le scale e fanno irruzione nell’appartamento: dentro c’è solo il sospetto, che viene identificato per un tunisino 31enne. Risulta avere numerosi precedenti di Polizia per reati inerenti le sostanze stupefacenti ed essere stato scarcerato da un mese con l’obbligo di dimora nel Comune di Perugia e di presentazione alla polizia giudiziaria due volte al giorno. L’ultimo arresto era stato effettuato dalla Squadra Mobile nell’ambito di un’indagine che evidenziava come gli spacciatori tentassero di riappropriarsi di alcune piazze del Centro Storico per il loro loschi affari.

4Una volta nell’appartamento agli agenti non sono sfuggiti vari elementi che portavano a pensare che fosse un “covo” per lo spaccio, in quanto vi erano buste tagliate, carta stagnola, residui di cera e vari arnesi da taglio. Alla luce di ciò si è resa necessaria una perquisizione domiciliare. Vengono chiamati i rinforzi con un ufficiale di polizia giudiziaria: l’esito è positivo per le sostanze stupefacenti, in quanto in bagno viene rinvenuto, ben nascosto, un barattolo in alluminio con all’interno 30 involucri termosaldati. Nell’appartamento anche sostanze da taglio, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento, 355 euro suddivisi in banconote da 5 e 10. All’interno di un armadio è stato anche trovato materiale di presunta provenienza furtiva: 7 telefoni cellulari e 3 pc. Rinvenuti anche 2 coltelli di genere proibito.

Il tunisino è stato dunque accompagnato in questura dove è stato prima fotosegnalato presso il locale Gabinetto di Polizia Scientifica, con riscontro AFIS. La Polizia Scientifica ha effettuato un’analisi delle sostanze sequestrate evidenziando che nei 30 involucri vi erano 21 grammi di eroina.

Per quanto concerne i telefoni e il restante materiale elettronico, aggiunto ai coltelli, il tunisino è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

In conclusione, valutati i precedenti Penali e pregiudizi di Polizia, valutata la condotta criminale e pericolosa tenuta dallo stesso nel corso degli anni, considerato che l’uomo non svolge nessuna attività lavorativa, ritenuto che la sostanza, non di modica quantità e suddivisa già in dosi, trovata in suo possesso possa essere presumibilmente ceduta a terzi sulle piazze dello spaccio, l’uomo è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e portato a Capanne.

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