Perugia spendacciona, Giacopetti (Pd) e Bastianelli (Psi) non ci stanno

PERUGIA – I segretari Pd e Psi di Perugia, Francesco Maria Giacopetti e Claudia Bastianelli, intervengono in merito alla pubblicazione del rapporto Sose in cui Perugia viene segnalato come Comune più spendaccione (vedi articolo).

“Leggiamo con sconcerto e molta rabbia che secondo i dati elaborati e resi pubblici da Sose, una società facente capo al ministero dell’Economia – dicono – il comune di Perugia risulterebbe tra i più spreconi d’Italia. Leggendo attentamente i dati ci accorgiamo però che qualcosa non va. Quei dati, riferiti al 2010, definiscono Perugia città “spendacciona”. Nel dubbio che qualcosa non funzioni approfondiamo la lettura e continuiamo a scoprire che il comune di Perugia, durante l’amministrazione Boccali, ha speso ben il 31% in più del fabbisogno standard in servizi sociali, asili, ambiente, raccolta differenziata, trasporti pubblici, a fronte di comuni, come Lamezia Terme, dove, invece, le spese sono inferiori del 40% rispetto al fabbisogno standard, ma i servizi non vengono erogati mentre la spesa maggiore è imputabile alla burocrazia e agli uffici pubblici”.

“Ora – continua Giacopetti e Bastianelli – se erogare servizi, investire in settori quali ambiente e trasporti pubblici, puntare a diventare un comune virtuoso nella raccolta differenziata, è da considerarsi un errore per il ministero del Tesoro, noi siamo ben felici di aver compiuto degli errori. Se vanno premiati i comuni che non investono in questi settori, le cui spese invece sono tutte riferibili alla gestione della macchina pubblica, siamo ben felici di non essere premiati”.

“Non possiamo permettere – aggiungono i due segretari – che si definiscano sulla base di studi come questo quali sono i comuni virtuosi e quali quelli spreconi e ci chiediamo se non sia grave, invece, commissionare ricerche i cui risultati non consentono una lettura veritiera delle varie municipalità. Riteniamo che non possa considerarsi virtuosa un’amministrazione che si mette a fare le pulci sul costo pro capite per ogni bambino negli asili comunali, istituisce un’apposita commissione sulla spending review, promette tagli a destra e a manca ma lascia l’aliquota d’imposta sulla prima casa ai massimi escludendo da queste case di lusso e castelli. Certo è che nei titoli altisonanti che campeggiano in quotidiani e tg nazionali quello che emerge è la percentuale di spesa e non come quei soldi vengono investiti. Come nella migliore tradizione populista – concludono Giacopetti e Bastianelli – la sottile linea rossa tra servizi erogati e sprechi tende a offuscare i primi per esaltare i secondi, chissà perché denigrare fa più notizia del raccontare la semplice verità”.

Un pensiero riguardo “Perugia spendacciona, Giacopetti (Pd) e Bastianelli (Psi) non ci stanno

  • Ott 7, 2014 in 21:05
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    Il vero sperpero di soldi pubblici è rappresentato dalla SOSE.
    Quasi trenta milioni di euro per pubblicare e diffondere dati semplicemente ridicoli.

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