Perugia, ubriaco picchia moglie e figlia poi si giustifica con la polizia: “Sono il capofamiglia, posso farlo”

PERUGIA – Picchia moglie e figlia quest’ultima fugge e chiede aiuto alla polizia stradale. E’ accaduto ieri sera quando una ragazza marocchina, ancora minorenne, si è presentata in via D’Andreotto, presso la sede della Polizia Stradale di Perugia, dicendo di essere stata picchiata dal padre e chiedendo aiuto.
Immediatamente, gli agenti hanno allertato i loro colleghi della squadra volante, i quali, giunti sul posto, hanno chiesto alla ragazza di spiegare cosa fosse accaduto.
Lei è apparsa molto agitata e ha riferito di vivere con la propria famiglia non lontano da via D’Andreotto e di essere dunque arrivata lì a piedi.
Tutto questo perché, poco prima, vi era stata una accesa lite all’interno del suo nucleo familiare, al culmine della quale il capofamiglia aveva picchiato tanto la moglie quanto la figlia minore.
Pertanto, la ragazza era scappata di casa in cerca di aiuto.
Arrivata presso l’abitazione, la volante ha trovato conferma alla versione della ragazza.
Infatti, ad attendere i poliziotti in strada c’era la madre della minorenne, che era a sua volta uscita di casa per scampare alle ire del marito. Quest’ultimo, invece, è stato trovato nell’appartamento, in stato di manifesta ubriachezza.
Gli agenti, ascoltando tutte le parti in causa, ci hanno messo poco a capire come stavano le cose.
Era accaduto che il 52enne, dopo una bella sbronza, era rientrato in casa all’ora di cena ed aveva rapidamente attaccato briga per futili motivi con la moglie.
Dagli insulti era passato velocemente alle minacce e alle botte, e, oltre alla coniuge, aveva picchiato anche la figlia minore, rea di aver preso le parti della madre.
Il marocchino si è giustificato con la polizia dicendo che in quanto capofamiglia, gli è consentito l’uso della forza nei confronti delle donne di casa.
Queste ultime, fortunatamente, se la sono cavata con pochi giorni di prognosi, ma la donna, anche a tutela della propria figlia, ha voluto denunciare il marito.
In particolare, ha riferito che non si era trattato di un episodio isolato e che negli ultimi tempi l’uomo è diventato violento, sicché, sempre più frequentemente, egli alza le mani contro la moglie o la figlia.
La Volante lo ha denunciato quindi per maltrattamenti in famiglia e ha imposto al marocchino di cercarsi subito un’altra sistemazione. L’uomo si è trasferito presso un parente in provincia di Perugia.

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