Primarie Pd, il sottosegretario Bocci e i candidati all’Assemblea nazionale per Renzi: “Il 30 aprile sarà una giornata di festa”

ASSISI – Volata per Matteo Renzi da Assisi, dove si sono trovati con il sottosegretario agli Interni Gianpiero Bocci e il segretario regionale dem Giacomo Leonelli, alcuni dei candidati per l’Assemblea nazionale insieme alla presidente dell’Assemblea legislativa Donatella Porzi. Dal sottosegretario Bocci l’invito all’impegno e al sostegno per Matteo Renzi, scongiurando risultati negativi sull’affluenza: “Il 30 aprile sarà una nuova giornata di festa”.

IMG_8068“Serve fare il massimo per portare la gente a votare – ha detto Leonelli – in quattro anni sono state fatte cose importanti, sarebbe un delitto buttarle via o archiviarle”. “Finalmente possiamo dire di sentirci a casa. Il percorso del Pd – ha detto Marco Vinicio Guasticchi – è stato complesso è difficile. Troppe volte ci sono stati amici su fronti contrapposti, sapendo che non erano credibili. Dopo una sintesi importanti, passaggi che hanno visto scissioni, ci si ritrova su un progetto e su un candidato che rispecchia quell’ideale moderato che noi abbiamo da sempre sognato è ipotizzato di sostenere. Renzi ha sdoganato il centrosinistra a livello europeo”. E concludendo: “sono sicuro che quello che i gufi sperano non ci sarà”. Il candidato Andrea Smacchi ha parlato di una scadenza, quella del 30 aprile, che ha un significato politico importante. “Una partecipazione forte ridarebbe autorevolezza al partito. La nostra forza – ha detto – deve essere quella di creare le condizioni e governare al meglio il paese. Io vengo da quella sinistra che viene e vive ancora con nostalgia. Non c’è nessuno che vuole metter all’angolo una cultura”. Barberini ha detto: “Ma qual è la proposta del competitor di Matteo Renzi? Il Renzi 2.0 ha acquisito consapevolezza e responsabilità, con grande senso di comunità per evitare un medioevo che porta paura e porta al Governo personaggi come la Le Pen, o Grillo”.

“Andiamo “Avanti insieme” verso il 30 aprile, per un segretario che ha saputo imporre la svolta necessaria alla nostra politica e che ha saputo ripartire, facendo tesoro delle critiche, dopo la sconfitta al referendum del 4 dicembre. Costruiamo un partito utile e in grado di dare le risposte necessarie ai problemi delle persone”, ha detto la presidente Donatella Porzi. E’ stato poi il turno di Carlo Ottone, Federica Lunghi e Roberta Isidori.

Conclusioni affidate a Pierluigi Castellani: “Il percorso che tanti anni fa abbiamo iniziato non si sta interrompendo ma sta andando avanti. E’ il percorso del vero riformismo e della realtà delle cose. Il 30 aprile appuntamento importante per il partito e noi stessi, se crediamo che il pd abbia una funzione da svolgere. Scelte di ammodernamento del paese, per rompere gli schemi del passato, per evitare che ci siano egemonie culturali. Passare dall’io al noi, ma senza qualcosa che unisce la frammentazione della società non si può andare avanti. Partito

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.