Province, a Perugia e Terni si rischiano tagli per 16 milioni di euro, indetta assemblea del personale

Si terrà martedì 25 novembre l’assemblea dei lavoratori delle Province di Perugia e di Terni, indetta dalle RSU dei due enti.
I lavori faranno riferimento all’ordine del giorno redatto dalla RSU nel quale è detto : “I lavoratori e le lavoratrici della Provincia di Perugia e di Terni denunciano la grave situazione che si potrebbe prefigurare se il taglio di un miliardo di euro contenuto nella legge di stabilità fosse confermato. In Umbria si tratterebbe di 16 milioni di euro ai quali si aggiungono i 7,3 milioni imposti pochi mesi fa. Ci chiediamo: Quale futuro per i nuovi enti previsti dalla Legge Delrio? Con quali risorse sarà possibile mantenere il riscaldamento nelle scuole superiori per questo anno scolastico? Con quali risorse la messa in sicurezza e gestione della rete viaria? Con quali risorse gli interventi contro il dissesto idrogeologico? Quale futuro per i servizi al lavoro che in questi anni di crisi hanno accolto nelle sedi dei centri per l’impiego migliaia di lavoratori licenziati lavoratori in cassa integrazione, lavoratori precari? Quale futuro la politica vuol costruire per i dipendenti che con grande senso di responsabilità, nonostante gli attacchi subiti in questi anni, hanno continuato a svolgere quotidianamente il loro lavoro per garantire servizi essenziali ai cittadini?. Vivere una condizione di incertezza lavorativa ormai da anni è una condizione non più sostenibile. Dalle misure scoordinate, confuse e anticostituzionali del governo Monti, alla riforma Delrio si rischia il fallimento per i tagli imposti dallo stesso governo che l’ha approvata trascinando la chiusura concreta dei servizi e mettendo a rischio i posti di lavoro. Semplificare e riorganizzare il sistema istituzionale non può ancora una volta tradursi, anche per questo governo, nella sottrazione di risorse agli enti locali e quindi ai cittadini, ai lavoratori, ai sistemi economici locali. A fronte di questi scenari drammatici la Regione Umbria ha proceduto a pre-adottare il disegno di legge che riordina le funzioni nel futuro ente di “area vasta”.
In questo contesto appare ancora evidente come non ci siano le condizioni economiche per portare avanti la riforma.
Ci si chiede quali conseguenze ci saranno sotto il profilo finanziario, se il disegno di legge sarà sostenibile rispetto a quello che prevede la legge Delrio, soprattutto in merito alla situazione dei dipendenti e alle certezze del posto di lavoro. Quello che chiediamo con forza – si legge nelle conclusioni dell’Odg – trasparenza ed adeguatezza sulle risorse necessarie per portare avanti i servizi; la sostenibilità economico finanziaria della futura Legge relativa al riordino istituzionale regionale, rispetto alla situazione di bilancio delle due province; quali scelte saranno determinate in merito al processo di trasferimento dei beni, servizi nonchè del personale interessato. I 1.500 lavoratori e lavoratrici delle due Province metteranno in campo ogni iniziativa utile a sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni che i tagli della legge di stabilità potrà produrre nei prossimi mesi al nostro territorio in termini occupazionali e di servizi ai cittadini”.

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