Province, va avanti la protesta, dai presidenti Mismetti e Di Girolamo forte preoccupazione

Seconda giornata di occupazione per le sedi delle Province di Perugia e Terni. I dipendenti, in stato di agitazione, da giovedì, da ieri hanno attuato questa forma più eclatante di protesta contro le incertezze rispetto alle risorse e al personale delle Province. Intanto questa mattina i due presidenti, Nando Mismetti e Leopoldo Di Girolamo, in una nota congiunta esprimono: “Forte preoccupazione rispetto ai contenuti del maxiemendamento alla legge di stabilità”. Secondo i due presidenti di Provincia “nel testo licenziato dal Senato non si è tenuto conto delle esigenze manifestate in questi giorni dalle Province, dal personale dipendente e dall’Upi”.

I due presidenti manifestano anche “molta perplessità sulla tenuta dei servizi ai cittadini, definendoli “a rischio dal primo gennaio 2015”. Mismetti e Di Girolamo “invitano alla solidarietà e sono convinti che le azioni con la Regione debbano avvenire all’insegna dell’unità. Bisogna fare fronte comune affinché vengano garantiti i diritti dei lavoratori e il mantenimento dei servizi”.

Da qui il loro invito “anche al personale dipendente a evitare esasperazioni, pur comprendendo gli stati d’animo, che possano anche indirettamente pregiudicare il difficile percorso avviato”. Il riferimento è alle iniziative messe in atto tra ieri e oggi nelle sedi dei due enti, a Perugia e Terni come nel resto d’Italia, con anche l’occupazione dei palazzi provinciali. Ieri tra l’altro i dipendenti della Provincia di Perugia hanno fatto irruzione a Palazzo Donini mentre era in corso la conferenza stampa di fine anno della presidente Marini che ha ricevuto una delegazione a margine dell’incontro con la stampa.

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