Rapporto tasse – servizi, l’Umbria fra le migliori sulla via dell’efficienza
PERUGIA – Quarto posto dietro alle Marche, il Friuli e la Basilicata. E’ questo il piazzamento dell’Umbria nella classifica stilata dal Centro studi Sintesi e da Il Sole 24 Ore e che indica la regione “ideale”, quella cioè con la miglior qualità dei servizi e con il livello più basso di tassazione. Due indicatori che, nel conto finale, danno la classifica finale e collocano l’Umbria nei primi posti. Insomma l’Umbria è una di quelle regioni dove si pagano meno tasse e si hanno più servizi.
La classifica è l’edizione annuale del Taxpayer, uno studio che prendendo a riferimento 25 indicatori, individua la Regione in cui c’è il maggior bilanciamento tra pressione fiscale e qualità dei servizi. Gli indicatori sono divisi in sei macroaree, alle quali viene attribuito un peso.
La Regione ideale per qualità delle infrastrutture, dell’offerta formativa, possibilità economiche e quant’altro è la Toscana, zona che però nella classifica finale scivola al settimo posto a causa del livello della tassazione. In questa graduatoria viene infatti occupata l’ottava posizione. Il minor livello di tassazione è quello della Calabria, il peggiore quello della Valle d’Aosta, che scivola così ultima anche nella classifica finale. Dietro alla Toscana, i servizi migliori sono in Veneto e in Trentino Alto Adige.
L’Umbria, quarta nella classifica generale, è undicesima per quanto riguarda le tasse e decima nella qualità dei servizi. L’indice di riferimento in questa sezione è di 110, considerando 100 la media italiana. In questa gratuatoria sono undici le Regioni sopra la media nazionale. Quelle che si tengono sotto sono Abruzzo, Lazio, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria, Sardegna, Campania e Sicilia.