Referendum, l’Umbria boccia la riforma: in Umbria No al 51,17 per cento, Sì con 48,83 per cento: oltre diecimila voti di scarto. Renzi lascia il governo

PERUGIA – Gli italiani hanno bocciato la riforma costituzionale del Governo Renzi. I risultati nazionali, non ancora definitivi, dicono il Sì ha raccolto il 40,34 per cento , con oltre 11 milioni di voti. Oltre 17 milioni per il No, con il 59,66 per cento. Divario più piccolo in Umbria: 48,83 per cento per il Sì e 51,17 per il No.

00.10: Con 147 sezioni scrutinate il No è ancora in vantaggio ma si accorcia il vantaggio: No con 28.802 voti e 53,03 per cento, Si al 46,95 e 25.488 voti.

00.21: 236 sezioni scrutinate e lo scarto si accorcia. Sì con 50.347 voti e 48,76 per cento; No con 52.898 voti e 51,24 voti.

00.34: 358 sezioni scrutinate su 1.007. Torna ad allargarsi il divario tra i due schieramenti. Sì con 77.431 voti e 48,26 per cento. No con 83.001 voti e 51,74 per cento.

00.56: 501 sezioni scrutinate, quindi il 50 per cento. Sì al 48,61 per cento e 112.927 voti e No con 119.370 voti e 51,39 per cento.

1.20: 878 schede scrutinate su 1007, Sì al 48,78 per cento e 206.032 voti. No al 51,24 e 216.492 voti.

1.36: Con 965 schede scrutinate su 1007, Sì al 48,66 e 227.976 voti. No al 51,34 per cento e 240.481 voti.

1.45: quasi ultimati gli scrutini. A 1000 sezioni su 1.007 Sì con 238.150 voti e 48,81 per cento, No 249.738 voti e 51,19 per cento.

1.51: ultimato lo scrutinio delle sezioni in Umbria. Il risultato definitivo è del 48,83 per cento per il Sì con 240.346 voti e 51,17 per cento per il No, con 251.908 voti.

I risultati comune per comune

Molti i comuni in cui ha prevalso il fronte del No. Bocciato Renzi a Ficulle, Montefranco, Montecastrilli, Guardea, Arrone, Calvi,  Bettona, Cascia, Giano, Fossato, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Lugnano in Teverina, Nocera Umbra, Costacciaro, Narni, Passignano, Gualdo Cattaneo, Orvieto, Todi, Trevi, Montecchio, Spoleto, Collazzone, Fabro, Monteleone di Spoleto, Massa Martana, Spello, Cannara, Acquasparta, Corciano, Foligno, Monte Castello di Vibio, Norcia, Scheggia, Assisi, Terni, Amelia, San Gemini, Ferentillo.

Si vince a Monteleone di Orvieto, Montegabbione, Città della Pieve, Magione, Baschi. In vantaggio a Perugia. Vince a Gualdo Tadino con 4.262 voti, al no 4.178, Montone, San Giustino, Fratta Todina, Valtopina, Umbertide, Città di Castello, Marsciano, Bevagna, Montefalco, Torgiano, Sigillo, Gubbio.

Il premier Matteo Renzi intanto ha annunciato le sue dimissioni. Domani pomeriggio salirà al Colle per rassegnare le dimissioni. Martedì convocata la direzione del Pd per decidere il da farsi.

Le reazioni

L’onorevole Anna Ascani ha twittato: “Non hai perso tu @matteorenzi  Abbiamo perso noi. Insieme.  Ora il testimone a chi ha vinto.  Noi ce l’abbiamo messa tutta. Viva l’Italia!”. “E’ stato bello crederci – ha detto il segretario Giacomo Leonelli – È stato bello spendersi fino alla fine per un paese migliore. Il voto va rispettato, anche se l’amarezza è grande: perché l’Italia rimarrà ancorata nel porto delle nebbie dell’inciucio e delle larghe intese (visto che nessuno avrà mai la maggioranza al Senato per governare) e i cittadini, conseguentemente, si allontaneranno sempre di più da una politica che, dovendo mettere insieme tutto e il contrario di tutto, sarà sempre più incapace di dare risposte”. Parla anche Claudio Ricci: “ho appreso con ampio piacere che, dalle prime indicazioni, votando nettamente per il No, le persone hanno tutelato la nostra Costituzione che è un “bene e un valore” di tutti noi. La Costituzione si può modificare solo per volontà di tutti e non di pochi (questa è il grande monito, che arriva dal referendum, in linea con il pensiero dei nostri padri costituenti). Ora occorre, con grande senso di responsabilità, costruire una legge elettorale “condivisa” e arrivare ad un Governo costituto da persone “preparate” che sappiano ridurre la burocrazia (oltre 13 milioni di certificati inutili l’anno) e diminuire sprechi e inefficienza (con la spesa pubblica arrivata a 827 miliardi di ero all’anno) per investire, realmente (senza “futili scelte elettorali”), in sviluppo e sostegno alle imprese, nuovi posti di lavoro, un piano casa per “affitti contenuti” e meno tasse per tutti. Un programma di Governo per la dignità delle persone e per il sostegno alla gente e alle “imprese familiari” (storico tessuto economico del paese)”.

La giornata

E’ arrivato il 4 dicembre, il giorno del Referendum Costituzionale. Urne regolarmente anche in Umbria per la consultazione referendaria. Sono 1.007 i seggi allestiti nei 92 comuni della regione Umbria. Sono 675.610 i votanti umbri (per la precisione 498.437 in provincia di Perugia e 177.281 in quella di Terni). Urne aperte fino alle 23 di questa sera e poi subito il via allo spoglio delle schede. Ancora una volta l’Umbria si conferma regione rosa visto che le elettrici sono di più degli elettori: 351.132 donne mentre gli uomini sono 324.586. Al voto anche nei comuni terremotati. A Norcia seggi anche in tenda. A Cascia ci sono cinque seggi concentrati in una struttura di cemento armato a Rocca Porena. A Preci si vota in un seggio allestito in una casetta di legno. Gli sfollati lontani dalla Valnerina potranno votare nei comuni dove si trovano.

Si vota con un Sì o con un No al quesito “Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”

12.30: L’affluenza in Umbria si attesta intorno al 18 per cento, in linea con la media nazionale che sarebbe del 20.

13.00: L’affluenza in Umbria si attesta al 19,68 per cento. A Perugia 19,86, a Terni 19,15. Nel dettaglio della provincia di Perugia: Assisi 19,55, Bastia 19,66; Bettona 17,83; Bevagna 19,20; Campello sul Clitunno 19,12; Cannara 17,82; Cascia 14,88; Castel Ritaldi 16,49; Castiglione del Lago 20,85; Cerreto di Spoleto 17,74; Citerna 19,94; Città della Pieve 22,07; Città di Castello 17,95; Collazzone 19,85; Corciano 20,52; Costacciaro 21,90; Deruta 19,02, Foligno 20,21; Fossato di Vico 20,52; Fratta Todina 14,39, Giano dell’Umbria 17,10; Giano dell’Umbria 17,10; Gualdo Cattaneo 16,81; Gualdo Tadino 19,52; Gubbio 19,36; Lisciano Niccone 22,44; Magione 19,26; Marsciano 20,38; Massa Martana 18,65; Monte Castello di Vibio 16,69; Montefalco 17,41; Monteleone di Spoleto 16,80; Monte Santa Maria Tiberina 15,89; Montone 19,59; Nocera Umbra 18,15; Norcia 13,29; Paciano 22,34; Panicale 19,96; Passignano sul Trasimeno 22,03; Perugia 21,98; Piegaro 18,93; Pietralunga 15,32, Poggiodomo 16,82; Preci 24,69; San Giustino 20,99, Sant’Anatolia di Narco 21,13, Scheggia e Pascelupo 20,77; Scheggino 20,22; Sellano 11,38, Sigillo 19,32, Spello 18,34; Spoleto 18,12; Todi 16,24; Torgiano 18,80; Trevi 19,10; Tuoro 22,08; Umbertide 20,90, Valfabbrica 18,43; Vallo di Nera 24,02, Valtopina 18,79.

A Terni Acquasparta 15,29; Allerona 16,19; Alviano 21,92; Amelia 17,97; Arrone 17,04; Attigliano 20,38; Avigliano Umbro 15,86; Baschi 19,77; Calvi dell’Umbria 18; Castel Giorgio 23,19; Castel Viscardo 18,77; Fabro 18,35; Ferentillo 13,50; Ficulle 19,66; Giove 20,54; Guardea 20,62; Lugnano in Teverina 20,48; Montecastrilli 17,22; Montecchio 26,41; Montefranco 17,60; Montegabbione 20,81; Monteleone d’Orvieto; Narni 18,36; Orvieto 21,28; Otricoli 16,76; Parrano 21,80; Penna in Teverina 19,40; Polino 15,53; Porano 21; San Gemini 18,56; San Venanzo 19,28; Stroncone 15,02; Terni 19,48.

19: il dato della seconda rilevazione vede l’affluenza in Umbria al 61,42 per cento, 4 punti in più rispetto alla media nazionale. In provincia di Perugia 61,96 e a Terni 60,68. Nello specifico: Assisi 60,89; Bastia Umbra 62,27; Bettona 60,56; Bevagna 58,15; Campello sul Clitunno 57,12; Cannara 57,68; Cascia 44,14; Castel Ritaldi 59.39; Castiglione del Lago 62,63; Cerreto di Spoleto 55,75; Citerna 66,05; Città della Pieve 65,89; Città di Castello 64,13; Collazzone 61,04; Corciano 64,14;  Costacciaro 60,34; Deruta 62,73; Foligno 62,39; Fossato di Vico 65,20; Fratta Todina 26,47; Giano dell’Umbria 56,54; Gualdo Cattaneo 61,06; Gualdo Tadino 61,81; Gubbio 58,04; Lisciano Niccone 65,07; Magione 61,53; Marsciano 69,03; Massa Martana 59,90; Monte Castello di Vibio 589,88; Montefalco 55,53; Monteleone di Spoleto 49; Monte Santa Maria Tiberina 50,48; Montone 69,35; Nocera Umbra 57,17; Norcia 35,96; Paciano 66,48; Panicale 61,01; Passignano 62,94; Perugia 63,17; Pietralunga 60; Poggiodomo 45,79; Preci 54,37; San Giustino 65,71; Sant’Anatolia di Narco 58,82; Scheggia e Pascelupo 60,73; Scheggino 56,69; Sellano 56,82; Sigillo 60,99; Spello 61,98; Spoleto 58,75; Todi 56,78; Torgiano 63,30; Trevi 60,75; Tuoro 63,30; Umbertide 66,72; Valfabbrica 61,90; Vallo di Nera 70,31, Valtopina 61,09.

A Terni: Acquasparta 57,47; Allerona 60,20; Alviano 61,50; Amelia 61,36; Arrone 59,94; Attigliano 65,52; Attigliano 65,52; Avigliano Umbro 59,73; Baschi 59,93; Calvi dell’Umbria 58,76; Castel Giorgio 62,83; Castel Viscardo 62, 98; Fabro 60,10; Ferentillo 53,27; Ficulle 59.90: Giove 66,68; Guardea 60,74; Lugnano in Teverina 61,30; Montecastrilli 61,11; Montecchio 63,98; Montefranco 62,43; Montegabbione 62,91; Monteleone d’Orvieto 62,65; Narni 60,85; Orvieto 63,29; Otricoli 58,68; Parrano 67,06; Penna in Teverina 56,73; Polino 67,96; Porano 61,74; San Gemini 60,30; San Venanzo 66, 34; Stroncone 57,52; Terni; 60,05.

23: Primo exit poll vede la prevalenza del no con un consenso che andrebbe tra il 54 e il 58, con il Sì dal 42 al 46.  Affluenza intorno al 70 per cento.

23.30: Si amplia la forchetta nel secondo exit poll ponderato. Si tra il 40 e il 44 e no tra il 56 e il 60. Al terzo ancora forchetta larga: 39 – 43 per il Si e 57 – 61 per il No. Prime proiezioni a confermare lo scenario: 40,8 per cento per il Sì e 59,2 No.

 

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