Referendum, a Foligno pienone per il Sì. Bocci: “La riforma è passo avanti per il Paese, se vince il no se ne riparla fra vent’anni”

FOLIGNO – “La riforma costituzionale è un passo in avanti necessario per modernizzare il Paese e il referendum del 4 dicembre può rappresentare una svolta o un’occasione persa: se dovesse vincere il no ne riparliamo fra vent’anni di provare a rendere più competitiva l’Italia, con il rischio di perdere credibilità e autorevolezza al livello internazionale e di finire dentro forme di speculazione che ci renderebbero sempre più deboli in Europa e nel mondo”. Lo ha detto il sottosegretario al ministero dell’Interno, Gianpiero Bocci, intervenendo il 18 novembre a un incontro pubblico a Foligno in vista dell’imminente referendum confermativo per modificare la Costituzione, abolendo in particolare il cosiddetto bicameralismo paritario.
All’iniziativa – organizzata dai sostenitori del Sì, in una sala gremita senza più nemmeno posti in piedi – hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Sanità, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, l’avvocato Danila Bizzarri e Francesca Vagniluca del Comitato Giovani per il Sì di Foligno.
Illustrando le principali caratteristiche della riforma, Bocci ha evidenziato che “non tocca i principi fondanti la nostra democrazia e non cambia i poteri dello Stato: la grande rivoluzione sta nel proporre cose normali, che avremmo già dovuto fare da tempo, peraltro in sintonia con lo spirito della nostra Costituzione, la quale afferma che per il nostro Paese è fondamentale il ruolo delle autonomie locali come elemento essenziali per lo sviluppo della vita democratica e il nuoco Senato sarà la casa delle autonomie locali”.
fullsizerender_1Il sottosegretario ha quindi sottolineato che “la riforma ridà credibilità e autorevolezza alle istituzioni, rimette le cose in ordine evitando conflitti tra poteri dello Stato, non modifica l’equilibrio ma rende il Paese più moderno e capace di rispondere in maniera più veloce e adeguata ai tanti bisogni della società”.
Bocci ha quindi lanciato alcune provocazioni: “Oggi, con questo assetto dello Stato, sono garantiti i diritti fondamentali o siamo inadempienti? Sono davvero garantiti il diritto al lavoro, il diritto alla salute, il diritto all’istruzione? Credo di no, allora approviamo la riforma e mettiamo in campo soluzioni nuove per attuare tutti i diritti sanciti dai padri costituenti”. Il sottosegretario ha quindi fatto un appello ai cittadini: “Il 4 dicembre dobbiamo tutti riappropriarci del bene comune e andare a votare per il futuro dell’Italia”.

L’assessore Bfullsizerender_4arberini ha evidenziato come “la riforma costituzionale è necessaria perché strumenti di 70 anni fa non sono più in grado di dare soluzioni ai problemi di oggi”.
“Viviamo in un contesto completamente diverso rispetto a quando è nata la nostra Costituzione – ha detto Barberini – e in un quadro molto complesso che impone risposte nuove. Negli ultimi dieci anni, sono aumentate dell’80 per cento le famiglie povere, le persone che vivono sotto la soglia di povertà sono il 10 per cento e la disoccupazione giovanile è al 40 per cento, mentre nell’eurozona è al 22 e in Germania al 7 per cento. La sfida del referendum è tutta qui: serve una nuova organizzazione per dare risposte più efficaci ai cittadini, che ci chiedono di fare presto e bene. La riforma – ha continuato l’assessore – introduce elementi importanti di semplificazione e modernizzazione, si chiariscono le competenze tra Stato e Regioni, non sia abbassano le garanzie ma anzi si aumentano i poteri di controllo e di iniziativa legislativa dei cittadini, si migliora la celerità della formazione dei provvedimenti perché oggi c’è bisogno di tempestività. In Europa solo un altro paese ha ancora il bicameralismo paritario, un modello che oggi non funziona più e che va superato. Le modifiche che si vogliono introdurre sono state pensate per rendere il nostro Paese più vivibile. Per dare risposte più adeguate a una comunità profondamente cambiata, serve una cassetta degli attrezzi dotata di strumenti nuovi”.

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