Referendum trivelle, è flop: niente quorum. Affluenza in Umbria sotto la media nazionale: al voto il 28%

PERUGIA – Serviva il 50% più uno per far sì che il referendum fosse validi e invece a votare si sono recati poco più del 30% (32,18% è la media nazionale). In Umbria il trend è stato ancora più basso: si sono recati alle urne solo il 28,44% dei votanti . Il referendum delle trivelle è stato un vero e proprio flop.

Erano poco più di mille i seggi allestiti in tutta l’Umbria per questa tornata referendaria che, nella regione, chiamava al voto 498.616 elettori nella provincia di Perugia e 177.703 nella provincia di Terni.

Il referendum chiedeva agli elettori di esprimersi su una norma introdotta nella legge di Stabilità del 2016, dove è previsto che gli impianti di estrazione di gas e petrolio restino in attività fino a quando il giacimento sarà esaurito. Votando no ci si esprime in maniera favorevole rispetto alla norma vigente. Votando sì gli elettori chiederanno che la produzione venga interrotta allo scadere naturale delle concessioni rilasciate e già in vigore.

Alla rilevazione delle 12, l’affluenza in Umbria è stata poco sotto la media nazionale. In provincia di Perugia infatti hanno votato 33.663 persone, cioè il 6,75 per cento degli aventi diritto. Peggio a Terni, dove i votanti sono stati 11.789, pari al 6,63 per cento. La media nazionale si attesta sull’8,35 per cento, contro quella umbra del 6,72 per cento.

Alle ore 19 invece, sempre in riferimento alla nostra regione, aveva votato il 20,32 per cento. Il 20,56 per cento in provincia di Perugia e il  19,66 in provincia di Terni.

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.