Regionali 2015, Forza Italia: “Le nostre proposte di questi 5 anni il punto di partenza della campagna elettorale”

“Questi cinque anni hanno visto il gruppo regionale di Forza Italia affrontare in modo nuovo il proprio ruolo di
opposizione, avanzando alternative concrete e fattibili alle proposte del centrosinistra, sviluppando una notevole mole di idee e partecipando con assiduità a tutti i lavori consiliari e delle commissioni”. Così il capogruppo a Palazzo Cesaroni, Raffaele Nevi, ha tracciare il percorso che ha portato il gruppo consiliare al termine della IX legislatura e che indirizzerà la nuova campagna elettorale.

Durante la conferenza stampa svoltasi questa mattina nella sede dell’Assemblea legislativa dell’Umbria alla presenza dei consiglieri regionali Maria Rosi, Fiammetta Modena e Rocco Valentino, della coordinatrice regionale Catia Polidori e di altri esponenti del partito, Nevi ha ricordato alcuni dei punti focali dell’azione di Forza Italia all’interno dell’Assemblea regionale. Gli stessi da cui il partito intende partire per affrontare la nuova sfida elettorale.

“Forza Italia – ha spiegato il capogruppo – intende continuare a concentrarsi sulle cose concrete, lasciando da parte gli approcci ideologici. La maturità di una forza politica sta nella capacità di fare sintesi e costruire una posizione avanzata che parli alla parte sana della società regionale. Vogliamo migliorare la nostra comunicazione, sfruttando il nostro nuovo sito internet e le possibilità offerte dai social network. Dobbiamo invertire la tendenza che vede l’Umbria ormai ai livelli delle Regioni meridionali in termini di Pil, reddito e consumi delle famiglie. Per fare questo dobbiamo far partire una vera semplificazione, dato che la legge approvata tre anni fa dalla maggioranza (peraltro scopiazzando una nostra precedente proposta) è stata un grande fallimento. Siamo riusciti ad inserire elementi di meritrocrazia all’interno del sistema sanitario regionale ma la riforma è solo all’inizio dato che il buon funzionamento della sanità umbra dipende dai bravi professionisti che ci lavorano, che riescono ad ottenere risultati a prescindere dalla politica. I dati sono preoccupanti anche qui: i numeri della mobilità passiva dimostrano che gli umbri vanno fuori regione quando c’è bisogno di interventi complessi. Questo dimostra che hanno perso fiducia nella sanità regionale e che deve essere implementata la specializzazione degli ospedali. La Riforma delle Asl, la cui riduzione a due era stata dai noi proposta molto tempo fa, è ancora arenata”.

“Basti pensare – ha rimarcato Nevi – che la sede della Asl n.2 è tuttora ‘provvisoriamente assegnata’ a Terni. Siamo intervenuti, con i consiglieri Rosi e Valentino, sulle problematiche della tossicodipendenza e dell’assegnazione delle case popolari ai cittadini italiani. Sui rifiuti abbiamo contrapposto allo slogan dei ‘rifiuti zero’ quello delle ‘discariche zero’, affinché essi vengano recuperati, creando sviluppo e occupazione, anche attraverso la produzione di css. Per quanto riguarda le infrastrutture va respinta la logica iperambientalista che si è affiancata alla incapacità
della Giunta di ottenere risultati: le strade servono e devono essere migliorate per ridurre l’isolamento dell’Umbria”.

“La nostra mozione, approvata dall’Assemblea, dice no al pedaggio sulla E45, che deve essere – ha aggiunto il consigliere regionale – ammodernata e trasformata per non perdere una occasione storica. Le aziende partecipate vanno privatizzate perché non siano più un bacino di voti e una fonte di criticità economiche: anche il segretario regionale del Pd è sulla nostra linea ed infatti questo ha creato forti tensioni nel suo partito. A breve arriverà in Aula la nuova Riforma endoregionale, che cancella quella di tre anni fa, la stessa che ha creato l’Agenzia regionale per la forestazione ed evidentemente non ha prodotto risultati. In agricoltura è necessario innalzare la qualità delle produzioni, creando un sistema più efficiente anche grazie ai fondi europei”.

“Infine – ha concluso il capogruppo di Forza Italia – dovranno essere ridotte la tassazione sulle attività estrattive e l’Irap sulle nuove imprese: una proposta che forse verrà presa in considerazione visto che recentemente l’ha rilanciata anche il presidente Renzi”.

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