Regionali 2015, la campagna nel vivo ma c’è chi guarda al post voto e ai ritorni eccellenti

I motori della campagna elettorale sono belli che avviati ma a scaldare il clima elettorale ci pensano non tanto i big della politica che in questi e nei prossimi giorni si susseguiranno in Umbria quanto il post voto e gli accordi “riservati” che si starebbero stringendo in queste ore. In questo senso in casa Pd c’è grande fibrillazione.

Il partito ternano, in particolare, che rivendica un ruolo di primo piano, vorrebbe piazzare alcune pedine nella eventuale prossima giunta Marini. Posto che per scaramanzia nessuno parla fino alla chiusura delle urne, a denti stretti si fa già qualche nome. Ormai da settimane in città si parlerebbe di un prossimo ingresso a Palazzo Donini di Stefano Bucari, da sempre vicino al senatore Gianluca Rossi, unico eletto in una giunta comunale di esterni. Una sua chiamata in giunta regionale lascerebbe aperta una casella nella squadra Di Girolamo. Il sindaco sarebbe così costretto a un rimpasto.
Tra fantapolitica e realtà, si vocifererebbe di un ritorno in squadra di Renato Bartolini. Al consigliere comunale Pd “dissidente”, che non ha votato il bilancio e che qualche quotidiano nelle scorse settimane ha dato vicino alla candidatura per le Regionali nella lista di centrodestra di Claudio Ricci, sarebbe stato assicurato un posto. “Uscito” dalla finestra, rientrerebbe dalla porta. Tra i “ritorni” eccellenti si parlerebbe anche dell’ex presidente della Provincia, Feliciano Polli a cui potrebbe andare la presidenza dell’Agenzia Forestale. Tutto questo sembrerebbe (in condizionale è d’obbligo) in cambio di un sostegno pieno alla campagna elettorale del candidato sostenuto da sindaco Di Girolamo (Fabio Paparelli ndr).
A scombinare le carte, però, ci sarebbero anche altri pronti a giocarsi la partita di Palazzo Donini a cominciare dall’attuale segretario comunale del Pd, Andrea Delli Guanti. C’è anche chi spinge sul segretario provinciale, Emanuele Trappolino, rimasto fuori dalla rosa dei candidati.
Insomma stando ai rumors e ai pronostici, la campagna elettorale assomiglia sempre più a un gioco di pedine. Chissà sullo scacchiere chi riuscirà a mandare le pedine a dama? Ma soprattutto, chissà cosa penseranno gli elettori?

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