Regione, la prima commissione licenzia il rendiconto
PERUGIA – Via libera questa mattina al rendiconto generale della Regione Umbria per l’esercizio finanziario 2014. Ha votato a favore la maggioranza (Pd – UpU) mentre contraria è stata l’opposizione (Lega – M5S – Fdi). Ora il documento arriverà all’attenzione dell’aula nella prossima riunione, che dovrebbe tenersi il prossimo 3 settembre. Lì sarà Andrea Smacchi (Pd) a tenere l’intervento da relatore per la maggioranza mentre le minoranze non hanno indicato alcun nome.
In commissione era presente anche l’assessore regionale delegato Luca Barberini, che ha risposto ancora una volta ai chiarimenti dei consiglieri relativamente all’atto contabile. Sono stati presentati e votati anche degli emendamenti che vanno ad integrare l’atto originario. Barberini ha risposto a delle informazioni richieste dai consiglieri nella scorsa seduta. Per le spese correnti ha confermato la riduzione dell’8 per cento rispetto al 2013. Nello specifico le spese di funzionamento e quelle per il Consiglio regionale sono scese di oltre il 5 per cento, le spese per il personale regionale del 3 per cento, mentre le spese settoriali sono sostanzialmente rimaste invariate (+0,8 per cento).Le spese di rappresentanza del 2014 sono state di 10mila 208 euro, mentre nel 2011 erano di 16mila 973 euro. Si è parlato anche dei criteri di valutazione degli immobili e sulle consulenze si è ribadito che sono state tutte all’interno dei tetti di spesa previsti.
“Il nostro – ha spiegato il presidente della commissione Smacchi – è un bilancio che dimostra la nostra buona amministrazione nonostante il momento di forti tagli che caratterizza la politica nazionale. Nel documento che abbiamo esaminato in commissione si evidenziano tre asset fondamentali. In primo luogo, nonostante i tagli, i servizi restano invariati o aumentano, garantendo la massima vicinanza a tutti i cittadini. Continua poi il ruolo della Regione nel sostegno ai Comuni che si trovano impossibilitati a dare le risposte ai cittadini o a non poter rispettare i vincoli economici del patto di stabilità a causa della continua riduzione dei trasferimenti del Governo centrale. In questo senso abbiamo messo a disposizione 61 milioni di euro agli enti locali per far fronte alle loro necessità. Il rendiconto 2014 dimostra inoltre la massima attenzione alla riduzione delle spese che attengono alla struttura, ai costi degli organi politici, alle consulenze e alla rappresentanza. Da evidenziare, malgrado le notizie fuorvianti di questi giorni, la salute delle nostre società partecipate e degli enti dipendenti dalla Regione che, con riferimento all’esercizio 2014, hanno tutti utili positivi, anche di notevole importanza”.