Regione, nuova legge elettorale, la maggioranza fissa i paletti

La sintesi non è stata raggiunta ma il traguardo si avvicina. Si è aperto oggi il confronto in maggioranza sulla nuova legge elettorale che dovrà approdare nell’aula di Palazzo Cesaroni nelle prossime settimane per essere approvata entro la metà ottobre. Sebbene ci sia ancora lavoro da fare, su alcuni aspetti sono stati messi dei punti fermi. Tutti d’accordo per esempio sull’abolizione del listino, sull’elezione diretta del presidente, del mantenimento del divieto di voto disgiunto e della non incompatibilità tra assessore e consigliere regionale.

Alla fine è stata raggiunta l’unanimità anche sul turno unico dopo una discussione sulla proposta del consigliere dell’Idv, Brutti, che, ragionando sul premio di maggioranza, aveva avanzato l’ipotesi del doppio turno. E sul premio di maggioranza il presidente della commissione statuto, Andrea Smacchi, ha proposto una modulazione: chi non raggiunge una certa soglia non prende il 60 % ma il 55% (12 consiglieri più il presidente o 11 più il presidente).

E’ rimasta in sospeso la questione del collegio unico proposto dal capogruppo del Pd, Locchi. Se tale proposta ha registrato il consenso di Rifondazione, Idv, Socialisti e larga parte del Partito democratico, è stato comunque deciso di procedere a ulteriori approfondimenti per capire gli effetti del collegio unico sulla rappresentatività della provincia di Terni. Con il doppio collegio, la provincia di Terni esprimerebbe complessivamente 5 consiglieri, 15 quella di Perugia. C’è da capire con il collegio unico quanti ternani sarebbero eletti.

Avviato il confronto anche sulla preferenza di genere. Il dibattito si è incanalato sulla preferenza multipla, con la seconda ed eventualmente terza facoltative, ma anche su questo punto non si è giunti a una risoluzione.

Ultima questione trattata è stata la soglia per i piccoli partiti. Smacchi ha proposto di garantire comunque un seggio al secondo e terzo partito di maggioranza e al secondo di minoranza che abbiano raggiunto almeno il 3%.

La riunione di maggioranza è stata aggiornata a martedì prossimo.

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