Regione pronta ad accogliere i rifiuti laziali dopo l’incendio della discarica di Casale Bussi
PERUGIA – L’Umbria si prepara ad accogliere i rifiuti laziali, dopo l’emergenza rifiuti scoppiata a causa dell’incendio scoppiato nella discarica di Casale Bussi. I rifiuti andranno nella discarica di Le Crete. Cinquecento tonnellate di rifiuti al giorno, questi i flussi stimati in uscita dal Lazio.
A chiarire la situazione è stata comunque la nota del prefetto viterbese Nicolò D’Angelo, già questore di Perugia: “L’incendio è stato spento in tempi molto brevi – dice – e ciò è stato determinante, secondo i rappresentanti dell’Arpa e dell’Asl, al fine di escludere i rischi di inquinamento ambientale. Il rappresentante della Regione Lazio ha fornito ampie garanzie in merito alla continuità del servizio di conferimento dei rifiuti, interessando anche le regioni limitrofe della Toscana e dell’Umbria che contribuiscono alla gestione dell’emergenza laziale. Pertanto si potrebbero verificare solo dei leggeri rallentamenti nella consegna dei rifiuti al sito”.
Intanto la Procura ha aperto un’inchiesta per incendio doloso.
A specificare sul fronte umbro è l’assessore regionale Fernanda Cecchini: “A seguito di un incendio che ha interessato l’impianto di trattamento meccanico biologico di Casale Bussi, nel viterbese, il prefetto di Viterbo e la Regione Lazio hanno chiesto alle due Regioni confinanti, Umbria e Toscana, di collaborare per scongiurare possibili conseguenze dannose sull’ambiente e per la salute dei cittadini dovute al blocco dell’impianto. Consentiremo il conferimento di un quantitativo massimo di 18 mila tonnellate di rifiuti urbani non differenziati nell’impianto Le Crete di Orvieto dove saranno sottoposti soltanto a operazioni di selezione meccanica, per poi venire immediatamente riportati nel Lazio” – ha spiegato – e “non ci sarà nemmeno un chilogrammo di rifiuti laziali che resterà in una discarica umbra”.
Per quanto riguarda l’Umbria “la soluzione transitoria prevista riguarda l’impianto più vicino a quello viterbese danneggiato, l’impianto di selezione, e non la discarica, Le Crete di Orvieto, di proprietà di Acea” ha annunciato Cecchini in una nota. “Qui – ha aggiunto – si prevede il conferimento di una quantità giornaliera massima di rifiuti laziali di 250 tonnellate al giorno, per un periodo non superiore agli 80 giorni, e comunque fino a un quantitativo massimo di 18 mila tonnellate complessive, che verranno sottoposti alla selezione meccanica finalizzata alla separazione della frazione secca dalla frazione umida. Il conferimento avverrà solo dopo la caratterizzazione, cioè l’esecuzione di analisi chimico-fisiche, di un carico di prova che si è in attesa di ricevere nei prossimi giorni. Il trasporto dei rifiuti sarà a cura della società Ecologia Viterbo, sia in ingresso all’impianto di Orvieto sia verso gli impianti laziali dove verranno immediatamente riportati alla fine del processo di selezione”.
“Nei prossimi giorni verrà sottoscritto un apposito accordo fra la Regione Umbria e Lazio, come previsto dalla normativa nazionale – ha sottolineato Cecchini – in cui si stabilirà anche che in ogni caso è fatto divieto di conferimento degli scarti del processo di selezione nella discarica ubicata nello stesso polo impiantistico di Orvieto. L’Umbria – conclude l’assessore – nello spirito di solidarietà, garantirà così il suo doveroso e opportuno aiuto al Lazio per superare questa fase di crisi temporanea nella gestione dei rifiuti”.