Ricette da esami, in Umbria esenti dal ticket oltre il 65 per cento, in arrivo il giro di vite

Più della metà delle ricette per esami, visite specialistiche, analisi di laboratorio, lastre, risonanze, ecografie e altre prestazioni di diagnostica strumentale in Umbria è esente dal ticket. In Italia, dove esiste una vera e propria giungla di esenzioni, nel 2012 il 70% degli italiani era esente per un totale di 144milioni di ricette. Di queste poco meno della metà, circa 67milioni, esenti per basso reddito. I numeri vengono dalla Direzione generale del sistema informativo e statistico del ministero della Salute sul flusso delle ricette di specialistica ambulatoriale nel 2012. Il record di esenzioni è detenuto dalla Campania con l’86%, seguito dalla Calabria con l’83,97% e dalla Puglia con l’81%.

In Umbria si registra un 65,80%. Al di là del dato puramente numerico, la nostra regione di attesta al di sotto della media nazionale (69,93%) e si colloca in una posizione di media bassa classifica. Meglio dell’Umbria, fanno il Friuli (64,76%), Liguria (64,23%), Toscana (63,17%), Emilia Romagna (62,11%), Veneto (61,70%) e Valle d’Aosta (53,86%). In fondo alla classifica si piazza Trento con 53,61% di esenzioni sul totale delle ricette.

Proprio i ticket in queste settimane sono al centro dell’attenzione perché entro la fine novembre deve essere varata la riforma prevista dal Patto per la salute. L’impatto dovrà essere pari a quello di oggi e senza incassi per le Regioni.

Una commissione ad hoc si sta già occupando di cambiare il sistema. I tecnici avrebbero infatti pronta una bozza della riforma che prevede che le esenzioni siano agganciate al reddito Irpef “equivalente”, ossia scontato per chi ha più familiari a carico. In base al reddito si fisserebbe un tetto massimo di spesa per ogni ricetta, con l’obiettivo comunque di evitare fughe verso il privato. Per esempio chi guadagna 50 mila euro l’anno avrebbe un tetto di spesa di 50 euro. Sulle singole prestazioni si pagherebbe un ticket percentuale.

Per chi deve fare molti accertamenti durante l’anno è previsto anche un tetto annuale alla spesa. L’obiettivo sarebbe di ridurre la platea degli esenti. Inoltre si sta studiando un giro di vite anche per le esenzioni per patologia delle quali oggi beneficiano pure i milionari.

Se questa sostanzialmente è la strada che si sta imboccando, ci sono molti interrogativi a cui rispondere a cominciare dal tetto di spesa e dal limite di reddito che non sono stati ancora definiti. Ma bisogna anche capire l’effetto che questo sistema avrà sulle singole Regioni. Regioni che intanto in questi giorni sono alle prese con la partita dei possibili tagli da parte del Governo per effetto della spending review. Sulla questione già della prossima settimana ci potrebbe essere un vertice. L’obiettivo è di scongiurare il pericolo che il Governo assesti tagli lineari colpendo indistintamente le regioni senza distinguere tra quelle che hanno realizzato già risparmi.

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