Marco Pucci e Daniele Moroni secondo giorno in carcere

TERNI –  Prima domenica nel carcere di Sabbione per Marco Pucci e Daniele Moroni che da un giorno all’altro si sono visti stravolgere la propria vita. I due manager ternani sono rinchiusi nella sezione di prima accoglienza. Con grande dignità e forza d’animo stanno affrontando la nuova realtà, nella consapevolezza che per molto tempo dovranno affrontare le dure regole riservate ai detenuti. L’entità della pena non consente ai due manager di sperare per adesso nella concessione di misure alternative. Dovranno passare molto tempo in carcere, la prossima settimana saranno trasferiti nella sezione che ospita i “definitivi”. Hanno chiesto di stare nella stessa cella, il primo colloquio con i familiari sarà concesso a metà settimana. Prima di poter beneficiare di misure alternative  come l’affidamento in prova o la semilibertà, dovranno aspettare di aver scontato la metà della condanna. Si muovono in punta di piedi, con grande umiltà, dispiaciuti per il dramma che stanno vivendo. Si fanno coraggio a vicenda, chiedono soltanto rispetto per le loro famiglie e la possibilità di portare in cella il tablet. Per ora gli è stato negato perché le regole non lo consentono, più in là si vedrà.

Il mondo dei social diviso tra chi ritiene giusta la sentenza della Cassazione e chi no A poche ora dalla dura sentenza Cassazione in merito ai sei condannati per il rogo Thyssen di Torino, i social prendono posizioni diverse. Marco Pucci, manager di Thyssenkrupp ed ex amministratore delegato del sito siderurgico di Terni, nonostanta la sentenza inviolabile della Cassazione, ha vissuto in città gli anni migliori di Thyssenkrupp. Ha portato lo stabilimento di viale Brin a cifre produttive altissime. Mai una nota dei sindacati o dei lavoratori contro di lui. Sabato mattina alle 10 si è costituito alla Questura di Terni per le formalità di rito, prima di essere accompagnato al carcere di Sabbione. Insieme a lui, il suo avvocato, Attilio Biancifiori. La Digos della Questura di Terni ha eseguito i provvedimenti di carcerazione emessi dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Torino anche nei confronti dell’ingegnere Daniele Moroni.

Per i social si parla di “condanne troppo severe ed ingiuste” da una parte, ma dall’altra c’è grande attenzione per la sicurezza con un utente che ci scriveNon si gioca con la sicurezza, che sia da monito a tutti i manager di tutte le aziende.

Due spaccati di pensiero e di opinione che valgono nulla di fronte a quanto sentenziato dalla Cassazione: nove anni ed otti mesi per l’amministratore delegato Harald Espenhahn, Daniele Moroni, membro del comitato esecutivo dell’azienda dovrà scontare sette anni e sei mesi; Raffaele Salerno, ex direttore dello stabilimento, sette anni e sei mesi; il responsabile della sicurezza, Cosimo Cafueri, sei anni e otto mesi. Pene di sei anni e tre mesi ai manager Marco Pucci e Gerald Piriegnitz.

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