San Valentino “in trasferta” a Roma. Stella Maris dona al pontefice l’icona tricolore del patrono ternano

TERNI – San Valentino arriva anche a Roma, dal Papa. Il consigliere comunale di Terni, Francesco Filipponi ha portato con sé la fascia tricolore del sindaco Di Girolamo. Il patrono degli innamorati e della città di Terni entra in Vaticano: una donazione di ‘Stella Maris-Amare con Amore’.

Una ristretta delegazione dell’associazione Stella Maris, martedì ha partecipato all’udienza papale in piazza San Pietro a Roma. Prima dell’inaugurazione della nuova sede e quando ancora non sono stati svelati tutti i dettagli del progetto ‘AscoltiAmo Terni’, il presidente Luca Arcangeli realizza così il sogno di donare al Santo Padre l’icona di San Valentino.

«Un gesto simbolico- spiega Arcangeli – che vuole testimoniare l’attenzione dell’associazione al magistero di Papa Francesco, la sua capacità di cogliere le esigenze di un mondo in continua evoluzione e il suo sguardo verso i più deboli ispira anche le nostre azioni e dà forza alla nostra missione. Incontrarlo di persona è stata una grande emozione».

Con il gruppo, a Roma, è andato anche il consigliere comunale del Pd Francesco Filipponi come rappresentante dell’amministrazione di Palazzo Spada, segno della vicinanza delle istituzioni all’associazione Stella Maris e del sostegno che il Comune intende dare alla mission in cui il presidente Arcangeli crede fermamente. I democratico aveva con sé la fascia tricolore del sindaco Leopoldo Di Girolamo perché ricevesse la benedizione del papa.

La parabola di martedì quella del Fariseo e del Pubblicano dal Vangelo secondo Luca che termina con una sentenza ‘Chi si esalta sarà umiliato chi si umilia sarà esaltato’. «Non si può pregare con arroganza e ipocrisia – ha detto Papa Francesco -, siamo tutti presi dalla frenesia dei ritmi quotidiani, occorre recuperare intimità e silenzio: è li che Dio ci incontra e ci parla. Il Fariseo – ha aggiunto – è l’icona del corrotto che fa finta di pregare, la superbia compromette ogni azione buona e ci allontana da Dio e dal prossimo; Dio ha una debolezza per gli umili». Più volte il pontefice ha fatto poi ripetere alla folla di fedeli ‘Oh Dio, abbi pietà di me peccatore’.

Nella lettera inviata al pontefice, il presidente di Stella Maris: «Santo Padre venga a Terni. La Tua Chiesa prega per Te».

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