Sanità, i sindacati: “Sbloccare le assunzioni ad Umbria Salute per rafforzare la Centrale regionale degli acquisti sanitari”

PERUGIA – “Si parla molto in questo periodo della Centrale regionale acquisti sanitari (Cras) dell’Umbria, tirata dentro al “balletto dei manager” della sanità, mentre si tacciono le problematiche che da lungo tempo l’affliggono e ne impediscono l’effettivo decollo”. A denunciarlo in una nota sono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil provinciali e regionali, che rappresentano i circa 330 lavoratori di “Umbria Salute”, l’azienda in house di proprietà delle aziende sanitarie umbre, demandata dalla legge a costruire la Cras.

“Il blocco delle assunzioni previsto dalla legge regionale istitutiva di Umbria Salute, che aveva una sua logica al momento dell’istituzione dell’azienda, ne sta oggi rallentando fortemente il funzionamento – spiegano i sindacati – impedendole di fatto di garantire, da una parte l’aumento dei servizi che la sanità regionale richiede, e dall’altro l’effettivo avvio della Cras, che necessita di personale specializzato che al momento non c’è”. I sindacati denunciano con forza, inoltre, il fatto che allo stato attuale siano i circa 65 interinali presenti in Umbria Salute a colmare le necessità occupazionali dell’azienda, che sarebbero invece strutturali. “Un buon progetto, ben avviato dall’attuale dirigenza – concludono Filcams, Fisascat e Uiltucs – rischia di impantanarsi a causa del blocco delle assunzioni. È il momento di intervenire”.

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