Sanità, l’assessore regionale Bartolini convoca i sindacati

PERUGIA – Le argomentazioni usate dai sindacati all’indirizzo dell’assessore regionale alla Sanità Antonio Bartolini devono aver fatto breccia. Cgil, Cisl e Uil avevano parlato di un rapporto interrotto e di difficoltà strutturali del settore. Bartolini risponde convocando un incontro per il 27 aprile. “Il confronto tra l’amministrazione regionale e i sindacati sulle tematiche relative alla sanità in Umbria è sempre stato aperto e continuerà ad esserlo – dice – anche a seguito delle questioni sollevate dalle organizzazioni sindacali che hanno lanciato in una conferenza stampa un vero e proprio allarme in particolare per gli ospedali umbri, è stato deciso di convocare per il prossimo 27 aprile un incontro finalizzato ad analizzare le problematiche sollevate e trovare le giuste soluzioni nell’interesse comune dei cittadini e dei lavoratori del comparto sanitario. Contestualmente – ha concluso l’assessore – saranno analizzati i dati divulgati dai sindacati e che risultano diversi rispetto a quelli in possesso dell’amministrazione regionale”.

La situazione della sanità viene stigmatizzata anche dal consigliere regionale di Fi, Raffaele Nevi, parlando della conferenza stampa dei sindacati: “Un grido di allarme di tutti i sindacati sullo stato della Sanità umbra, che conferma quello che diciamo da mesi e smentisce ancora una volta la Marini, la quale non sembra accorgersi dei danni che la situazione politica attuale e la mancanza cronica di scelte precise di questi ultimi anni stanno producendo sulla qualità dei nostri servizi”.

“Mentre va in scena la guerra fredda fra correnti che ha azzoppato la Giunta e congelato l’attività, come giustamente denunciano i sindacati – spiega Nevi – i problemi aumentano e si aggravano sempre di più. Precariato, razionalizzazione dei servizi e degli acquisti, liste d’attesa, mobilità passiva, sono solo alcune delle emergenze che occorre affrontare con una governance certa, politicamente forte e stabile che non si intravede all’orizzonte, visto che non vi è nessuna certezza su chi sarà l’assessore alla Sanità e, forse, anche chi sarà il direttore generale dell’assessorato. Infatti, che ogni giorno si susseguono indiscrezioni e voci su un possibile accordo che prevede la rotazione di Orlandi (attuale direttore regionale Sanità ndr), condizione imprescindibile, si dice, per il ritorno in Giunta di Barberini. Chi vivrà vedrà – conclude -, in attesa che la visita in Malawi porti consiglio, la nostra proposta che ribadiamo con forza è sempre la stessa: la presidente Marini prenda atto del suo fallimento e si dimetta. L’Umbria ha bisogno di un Governo forte”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.