Sara Pizzoni, ecco la folignate che ha conquistato Sanremo: “Esperienza straordinaria, ma cantare per il Papa è più emozionante”

FOLIGNO – Ha cominciato a suonare pianoforte da piccola, a 9 anni ha cantato per la prima volta da solista a un saggio della scuola musica, a 14 ha cominciato a studiare musica prima a Foligno e poi a Roma, a fare concorsi in giro per l’Italia e, qualche anno dopo, è salita sul palco del festival della canzone italiana, conquistando tutti. È la storia di Sara Pizzoni, la ventiduenne folignate che ha incantato Sanremo Doc 2015, kermesse dedicata alle giovani voci che si svolge parallelamente al festival e che rappresenta un’importante vetrina e una grande opportunità per i nuovi talenti musicali. Sara si è esibita il 14 febbraio al Palafiori con il brano “Per caso”, di cui è anche compositrice insieme a Francesco Pellovino. La sua esibizione è stato un vero successo, tanto che è stata richiamata sul palco dal fondatore di Sanremo Doc, Danilo Daita, e dal produttore della “Ske! Entertainment”, Antonio Dinuzzi, per ricevere un premio speciale: l’accesso diretto alle finali del festival di Piombino 2015, che si svolgerà a luglio e che rappresenta un evento di rilevanza nazionale, assegnando ai vincitori la possibilità di ottenere un’importante produzione discografica.

“Sanremo è stata un’esperienza straordinaria – racconta Sara Pizzoni a Umbria Domani – ho avuto modo di conoscere produttori, manager, discografici, radio, televisioni e quel premio è stato davvero inaspettato. Hanno detto che in questi anni sono migliorata dal punto di vista artistico, hanno riconosciuto la mia caparbietà e la mia costanza e questo per me è molto importante. Questo premio è dedicato alla mia famiglia, al mio staff tutto folignate, ai miei amici che mi hanno sempre incoraggiata in questo percorso. Voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in questi giorni: questo riconoscimento è merito di tutti”.

Appena tornata da Sanremo, Sara si è messa al lavoro: a breve uscirà il video del brano con cui ha conquistato la città del festival e un cd con alcune cover, che ha riarrangiato insieme al suo gruppo.

Oltre a cantare, è prossima alla laurea in Scienze dell’educazione all’università di Perugia, fa parte di un progetto educativo per ragazzi down, ha finito da poco il suo tirocinio all’istituto serafico di Assisi e collabora all’azienda di famiglia. Il suo sogno nel cassetto resta però la musica. “Sogno di poter vivere di ciò che amo – dice – e cioè cantare. Il canto è vita, bellezza, energia. L’emozione che ho provato esibendomi sul palco di Sanremo Doc è stata fortissima e indescrivibile, ma devo confessare è stato più toccante cantare per Papa Francesco. Ho cantato per lui nel 2013, quando è venuto in visita ad Assisi, nella basilica di San Francesco: non lo dimenticherò mai”.

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