Sequestro terreni Rocchetta, il sindaco Presciutti: “A chi giova tutto questo?”

GUALDO TADINO – Sgomento. Il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti non lascia ma raddoppia, rafforzando il suo impegno per il territorio ma la decisione del sequestro dei terreni rocchetta lo lascia perplesso. “Prendendo spunto da un articolo di prima pagina del neo Direttore del Corriere dell’Umbria, Franco Bechis, mi viene da condividere – sottolinea il Sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti – l’assunto secondo il quale “c’è sempre un Tribunale in un paese di pazzi”.

“Questa situazione kafkiana rappresenta in maniera esemplare un vizio tutto italico di considerare la Pubblica Amministrazione sempre e comunque come il male assoluto. Questa vicenda, se da un lato mi amareggia in modo profondo, dall’altro rafforza in maniere esponenziale la mia ferma volontà di proseguire ad operare nell’interesse vero della collettività che ho l’onore di rappresentare, che per quanto mi riguarda consiste nel garantire possibilità di sviluppo, lavoro, tutela dell’ambiente, adeguati servizi ai cittadini, soprattutto in un momento così difficile per la nostra comunità. La domanda che sorge spontanea è : a chi giova tutto questo ?? Sicuramente non alla collettività di Gualdo Tadino”.

“Insieme alla mia Giunta continuerò ad occuparmi più di prima  delle  priorità e dei bisogni veri della città e dei cittadini, al contrario di chi cerca in tutti i modi di apparire senza fare nulla se non ostacolare strumentalmente con tutti i mezzi possibili le opportunità di sviluppo nel territorio. Citando ancora testualmente il Direttore del Corriere dell’Umbria Bechis chiudo dicendo: “Una cosa così può accadere solo in un paese di pazzi, quindi ovvio che questo succeda in Italia. Prima o poi però le varie Rocchette e imprese di successo toglieranno le tende da queste terre e da questi sistemi giudiziari. E qualcuno finalmente capirà”.

E nello specifico, dal Comune di Gualdo Tadino si sottolinea che “L’Ordinanza cautelare (non una sentenza) del Commissariato per la Liquidazione degli Usi Civici notificata al Comune è al vaglio degli Organi Politici e dei settori gestionali di riferimento al fine di predisporre le attività di opposizione e appello del caso di legge; tutti i provvedimenti emanati in materia dalle Amministrazioni competenti, stante la loro natura pubblica, sono stati per definizione resi noti e messi costantemente a completa disposizione di tutte le Autorità, associazioni e cittadini che ne hanno chiesto la disponibilità, a partire dalle origini delle procedure amministrative inerenti la questione, ovvero sin dal 1987; Il Comune di Gualdo Tadino dal 1976 ha sempre gestito nel segno della legalità, della tutela della comunità e del territorio e nel massimo della trasparenza i beni in questione salvaguardandone, oltre al resto, il mantenimento con cospicui miglioramenti e investimenti calcolati ad oggi, sebbene in difetto, in 7 milioni di euro. Il tutto oltre ai costi sostenuti dal Comune di Gualdo Tadino, dal 1976 in poi, per il riassorbimento alle proprie dipendenze del personale allora in carico alla Amministrazione separata dell’Appennino Gualdese  inerte per circa 40 anni, con relativo ulteriore onere economico di altri 900 mila euro”.

“Considerando che queste ultime questioni non sono mai state sollevate con la medesima solerzia dalle controparti nei plurimi ricorsi, esposti e/o pubbliche ammende, il Comune di Gualdo Tadino, in ossequio ai principi di trasparenza  verso i cittadini sempre preservati, sta valutando, invece, autonome azioni di richiesta di rimborso delle somme in questione proprio in tutela dell’interesse pubblico collettivo preminente di cui la municipalità è, per legge, rappresentativa”.

 

 

 

 

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