Sgl Carbon, Morex presenta il piano industriale, primo faccia a faccia con i sindacati
NARNI – Primo faccia a faccia ieri a Roma tra i sindacati e la Morex, l’unico soggetto rimasto in campo, sull’acquisto della Sgl Carbon. L’incontro che si è tenuto nella sede di PG & patners è stata l’occasione per le organizzazioni sindacali di categoria nazionali e territoriali (Filmtec Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil), di conoscere il piano industriale.
L’azienda Morex ha dichiarato di essere nata nel 1999, come azienda di servizi, il cui core Businnes è caratterizzato dalla attività logistica, ma che è fortemente interessata alla produzione di elettrodi di grafite nello stabilimento di Narni Scalo. Morex Ritiene che secondo la due diligence che è stata effettuata in stretta collaborazione con la soc. Sgl Carbon, l’operazione sia sfidante e complessa ma anche realizzabile.
Il piano quinquennale presentato per grandi linee, prevede l’auspicato passaggio di mano entro dicembre 2014, possibilmente anche prima, per poter impostare una programmazione di produzione già per il 2015, attraverso una ripresa produttiva all’inizio del secondo semestre 2015, con la ripresa della fatturazione già nel terzo trimestre 2015.
I sindacati riferiscono che “sono previsti investimenti per 1,5 milioni di euro, la maggior parte utilizzata per la produzione in house dei nippel. Ci sono ragionamenti anche per l’ampliamento dei diametri delle produzioni che oggi vengono effettuati nello stabilimento, in quanto il diametro da 700mm che é la misura verso la quale si stanno indirizzando le acciaierie a forni elettrici, e quindi l’operazione potrebbe essere utile per ampliare i volumi di vendita”.
Nel corso dell’incontro si è accennato, una volta raggiunto il pareggio di bilancio, alla volontà di intervenire dal lato dei costi, con un progetto di produzione di energia elettrica direttamente in loco, da fonti rinnovabili.
Al netto di altre attività che potrebbero nel corso del tempo essere implementate, l’azienda ha ribadito che il piano di produzione di elettrodi deve tenersi in modo autonomo ed indipendentemente da operazioni accessorie future.
L’unico elemento ancora in dubbio, per i sindacati, è il risultato della verifica della conferenza dei servizi per la quantificazione delle risorse necessarie alla bonifica, elemento questo che sarà necessario accelerare per garantire l’eventuale buon esito dell’operazione.
Per quanto riguarda i lavoratori, che sono considerati il più importante fattore produttivo dell’azienda, Morex si impegnerebbe a garantire la rioccupazione ai 98 addetti oggi impiegati, in tempi che vanno dall’estate del 2015 per i 2/3, e entro giugno 2016 per i restanti.
Ci sarebbe inoltre l’impegno di garantire il trattamento economico e l’applicazione contrattuale in essere.
La riunione è stata aggiornata al tavolo ministeriale dello sviluppo economico previsto per il 5 novembre, “nel quale – dicono i sindacati – saremo interessati anche a capire la valutazione del piano da parte del tavolo tecnico, e soprattutto saremo fortemente interessati a capire gli impegni da parte dei soggetti istituzionali, affinché la fase di start up venga affiancata da tutti gli strumenti utili, che nel corso dei mesi le stesse istituzioni si sono impegnate a garantire. Ora dopo tante parole si deve passare alla volta dei fatti”.