Sicurezza, Presciutti scrive a Salvini: “Abbassiamo i toni, conosco che significa essere migrante”

PERUGIA – La disfida sul decreto Sicurezza, sull’accoglienza e sulla disobbedienza dei sindaci arriva anche in Umbria, con una lettera del primo cittadino di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti.

Egregio Signor Ministro,

dalle agenzie di stampa ho letto non senza stupore le sue dichiarazioni sui Sindaci per i quali a suo dire sarebbe : “ anche per loro finita la pacchia !”.

Non le nego che di primo acchitto ho pensato ad uno scherzo di pessimo gusto, ma approfondendo il contenuto delle Sue dichiarazioni, non posso esimermi da alcune considerazioni che voglio condividere con Lei.

I Sindaci, a prescindere dalla loro appartenenza politica, rappresentano la prima linea, sono il livello istituzionale più prossimo alle loro comunità ed ai cittadini, sono operativi h24, hanno responsabilità enormi in termini di ordine, sicurezza e salute pubblica e protezione civile, solo per citarne alcune.

A fronte di responsabilità così importanti, specie nei comuni più piccoli, percepiscono indennità ridicole e nemmeno lontanamente paragonabili con altre responsabilità istituzionali, se tutto ciò per Lei significa fare la pacchia ne prendo atto, ma mi permetta quanto meno di dissentire.

Lei sa infatti meglio di me che al netto della propaganda che da mesi ci propina, anche sul tema dell’immigrazione i Sindaci hanno sempre parlato il linguaggio della chiarezza, a prescindere dalla loro appartenenza politica.

Anche in Umbria, in sede ANCI, in un confronto coi nostri parlamentari di tutti gli schieramenti (fatto salvo i 5 stelle che non hanno partecipato), qualche settimana fa chiedemmo di ripensare alcuni aspetti della norma che porta il suo nome.

Non lo abbiamo fatto per mera contrapposizione politica, quanto perché pensavamo e continuiamo a pensare, che il modello dell’accoglienza diffusa  che abbiamo generosamente e faticosamente contribuito a costruire sul territorio, assumendoci fino in fondo tutte le nostre responsabilità, con un numero calmierato e controllato  di accessi prima nei CAS poi negli Sprar, rappresenti un modello sicuramente migliorabile ma non da demolire.

Chi le scrive, ha vissuto in prima persona l’esperienza dell’accoglienza nel proprio comune a partire dall’inizio del mandato, dal 2014 fino ad oggi abbiamo ospitato fino a 65 rifugiati richiedenti asilo, sempre in stretto e costruttivo rapporto con la Prefettura di Perugia e gli enti gestori.

Nel tempo abbiamo costruito progetti che hanno coinvolto questi ragazzi in lavori volontari di pubblica utilità in vari ambiti, sociali, culturali, scolastici, nella gestione e cura del verde pubblico, pensi che uno di questi ragazzi che parla ben 5 lingue è stato per un periodo presso il nostro info point.

Siamo diventati grazie ad un lavoro di squadra, un punto di riferimento di buone pratiche in Umbria e su scala nazionale, senza mai e dico mai riscontrare un problema, eravamo pronti a pubblicare il bando per lo Sprar, ma poi è arrivato il suo decreto ed oggi il rischio concreto è che questi ragazzi da qui a qualche mese, non solo possano non avere più la possibilità di rendersi utili alla nostra comunità come hanno fatto fino ad oggi, ma, cosa ancor più grave, rischiano seriamente di diventare “clandestini per necessità loro malgrado”, con i conseguenti rischi, a quel punto si per la molto seri di ordine pubblico .

Egregio Signor Ministro,

come vede per noi Sindaci, non esiste e non è mai esistita  ciò che Lei in maniera fin troppo sbrigativa  e molto approssimativa  ha definito PACCHIA.

Io sono nato e vissuto all’estero, ho provato sulla mia pelle cosa significhi vivere in un paese che non è il tuo, so cosa si prova, so che a nessuno da piacere lasciare il proprio paese o peggio ancora fuggire dal medesimo.

Non esistono risposte facile a problemi complessi, per questo con il massimo dell’umiltà la esorto a voler ascoltare la voce dei Sindaci, di tutti i Sindaci, cerchi se le è possibile di abbassare i toni e di sedersi a quel tavolo con ANCI, forse non le farà guadagnare voti, ma ne sono certo, servirà per condividere una soluzione al problema più incisiva ed utile ai comuni ed al Paese, di cui lei è Ministro e sulla cui costituzione ha giurato come il sottoscritto e gli altri 8.000 Sindaci di questa Nazione che tutti insieme con orgoglio e forte senso di responsabilità dobbiamo rappresentare al meglio.

Distinti Saluti

Il Sindaco

Dott. Massimiliano Presciutti

 

 

 

 

 

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